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I risultati del Lamezia Film Fest

4 min di lettura

A sipario chiuso forse è più semplice tirare le somme di un Festival che, in cinque giorni di programmazione, ha raggiunto più di duemila biglietti staccati: è quindi il momento di “dare i numeri”, di verificare e mostrare cosa ha portato il Lamezia Film Fest 2018 a Lamezia Terme, in termini qualitativi ma anche quantitativi.

Gli Ospiti: 15 personalità dello spettacolo sono stati presenti all’LFF5. Da Enrico Vanzina, che ha aperto la quinta edizione del Festival con un sentito, commovente e commosso ricordo del fratello Carlo, recentemente scomparso, e che ha voluto immortalare la sua presenza a Lamezia con un selfie insieme a tutto il pubblico, più di 100 persone nelle sale del Chiostro; a Peter Greenaway, maestro indiscusso del cinema mondiale che si è reso protagonista di una masterclass indimenticabile che ha fuso insieme cinema, architettura, musica e pittura in un ensemble che il leggendario autore porta in giro per il mondo, addirittura in università e accademie internazionali raggiungendo presenze a sei cifre; e ancora Daniele Ciprì, vera e propria macchina narrante di cinema, che ha spaziato dal piccolo al grande schermo e, oltre ad aver lavorato come autore da solo e in coppia con Franco Maresco, è stato direttore della fotografia per tantissimi altri registi italiani e stranieri, raggiungendo lo status di Maestro; e Ascanio Celestini, uno dei rappresentanti più influenti e illustri del nuovo teatro di narrazione ma che è stato anche dietro la macchina da presa (e davanti) per due film riuscitissimi e premiatissimi; anche Maccio Capatonda, idolo del web ma anche della tv e del cinema, vincitore del Premio Paolo Villaggio 2018 e maschera tragicomica di incredibile attualità, capace di portare più di duecento spettatori nei corridoi del Chiostro accorsi per conoscerlo e magari rubargli una frase o una battuta; fino alle due splendide Alice Pagani e Laura Adriani, giovanissime e lanciatissime attrici di cinema e tv, la prima in procinto di essere protagonista di un nuovo serial Netflix, Baby, dopo essere stata scelta da Paolo Sorrentino in Loro 1 & 2, la seconda pronta ad apparire nel seguitissimo Che Dio Ci Aiuti sull’ammiraglia Rai. E ancora Alessandro D’Ambrosi, Santa De Santis, Alessandro Cosentini, Casa Surace, Michele Galardini, Piero ed Elisabetta Villaggio…;

casa surace al lamezia film fest

 

i Film: 29 cortometraggi, 26 lunghi, 2 documentari, per un totale di 57 opere offerte su un panorama internazionale. Da film nuovissimi (come Io C’E’ o Metti La Nonna In Freezer) a recuperi illustri (I Misteri Dei Giardini Di Compton House), da monografie (Sapore di Mare ed Eccezzziunale Veramente su tutti) a capolavori misconosciuti (Sotto Il Vestito niente, Il Colore Nascosto Delle Cose) fino a piccole perle nascoste del passato o del presente (La Morte Ha Fatto L’Uovo, Hereditary) arrivando ad uno dei film di denuncia più clamorosi degli ultimi anni (Sulla Mia Pelle) e a cartoni animati evergreen per i più piccoli; un’offerta cinematografica impensabile per soli cinque giorni, che accontenta il pubblico generalista come quello d’essai, spaziando dal cinema d’autore fino all’horror o alla commedia più globale;

i Numeri: più di 200.000 interazioni sui social, un incremento di 200 like sulla pagina ufficiale in una sola settimana di proiezioni; 2.432 biglietti staccati tra matinèe, pomeridiane e serali, 100 spettatori in media per ogni incontro; quattro B&B pieni per una settimana intera funzionanti a pieno regime, tre istituti coinvolti, quasi 500 studenti;

i media: radio, tv, giornali cartacei e web, quotidiani nazionali e riviste di settore da edicola. Tutti hanno seguito il LameziaFilmFest, applaudendo all’evento in sé ma anche celebrando tutti gli ospiti. Soprattutto, esportando il buon nome di una città (Lamezia Terme) che ne ha viste e ne sta vedendo di tutti i colori ma che riesce continuamente, con inaspettati colpi di coda e con la ferrea volontà dei suoi abitanti, a dimostrare di avere tanto da dire e a mettersi sempre in prima fila tra le città italiane con la più alta, variegata e intensa offerta culturale. Ne è prova, ultimo ma non ultimo, l’articolo di Enrico Vanzina apparso sul Messaggero di domenica 25 novembre, nel quale si legge testuale “A Lamezia sono stato protagonista di un incontro commovente. Non solo perché si parlava della metà di me che è scomparsa, ma soprattutto per la presenza di persone perbene, giovani e anziani, abitanti di una città dimenticata da eventi e media. Si parla di Lamezia solo quando accadono fatti di delinquenza organizzata.

Ma Lamezia non è solo malaffare, è una città operosa, con tanta voglia di appartenere all’Italia migliore, quella che riflette, che ricorda, che coltiva l’arte. Sono stato veramente felice di andare a Lamezia Terme. Portando un messaggio di solidarietà civile a chi si sente oscurato.”. Inoltre, avere come media partner Cinematografo di Ente Dello Spettacolo, una delle più illustri e rinomate riviste di cinema italiane, ha portato alla creazione di alcuni speciali web (come questo, riassunto della seconda, terza e quarta giornata: Cinema in Atto o quello di presentazione), e la possibilità di avere un palcoscenico privilegiato per poter veicolare il nome del Lamezia Film Fest nel circuito ufficiale del festival nazionali.

Ricordiamo infine, per chiunque volesse dare uno sguardo alla storia del Festival, di andare sul sito ufficiale lameziafilmfest.wordpress.com; e che il LameziaFilmFest fa parte de progetto Vacantiandu 2018, finanziato con Fondi PAC 2017-2020.

E ancora una volta… arrivederci al Lamezia Film Fest 6.

 

V.A.

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