Lamezia, apre il Caffè Letterario al Chiostro San Domenico
3 min di letturaL’ARCI Lamezia/Vibo (insieme ai partner Associazione per la Ricerca Neurogenetica, Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Federazione Italiana per il Superamento del’handicap Calabria, Scenari Visibili, MaTa, Sistema Bibliotecario Lametino, Fondazione Trame e Cooperativa Sociale Nexus) è stata assegnataria di un cofinaziamento da parte della Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Gioventù volto a realizzare l’ATS Caffè Letterario di Lamezia Terme, che avrebbe dovuto avere sede nel Chiostro di San Domenico, nel cuore del centro di Nicastro-Lamezia.
Il 25 aprile finalmente il Caffè Letterario è realtà: ma molti sono stati gli impedimenti e gli ostacoli per poter finalmente aprire le porte del Caffè Letterario.
Ha detto a questo proposito Antonio Marinaro, dell’ARCI Lamezia: “abbiamo fatto con loro un percorso fin dal 2013. E lui lo ripete sempre: le vicissitudini sono state tantissime, addirittura essendo nel frattempo cambiata la normativa antimafia e per questo la Presidenza del Consiglio chiese, per ogni componente dei direttivi delle otto associazioni coinvolte le dichiarazioni antimafia; e ogni volta che le associazioni cambiavano i loro direttivi, andavano rispediti le nuove conseguenti dichiarazioni, e l’iter incominciava di nuovo. Con questo scambio di carte è passato un anno e mezzo: ma ad un certo punto abbiamo preso una decisione, penso improrogabile. E chiedemmo all’Amministrazione allora in carica di assumerci la responsabilità dell’uso del bene pubblico, e fortunatamente ci venne concessa e insieme ci furono consegnate le chiavi, nel settembre del 2017… quando noi eravamo ancora in pieno carteggio con la Presidenza del Consiglio. Prima possibile ci siamo quindi industriati per fare delle piccole gare per i fornitori necessari alle attività interne al Chiostro. Non abbiamo atteso la piena efficienza delle varie sale, come molti dei presenti sanno in quanto questa stessa sala convegni dove siamo oggi riuniti è stata arredata pian piano, mentre veniva appunto utilizzata.” È intervenuto poi anche il commissario prefettizio Francesco Alecci: “Sono contento di avere vicino a me persone importanti: ognuno dei quali oltre al valore di sé medesimo porta la rilevanza di un associazione o comunque di una forma di interessi umani e sociali e culturali che quella specifica riunione ha posto come elementi fondanti del proprio essere.”
Lameziaterme.it ha poi incontrato Antonella Raso e Maria Chiara Caruso, due delle tante giovani volontarie e volontari coinvolte nel progetto, per conoscere le iniziative che partono oggi e continueranno nel corso dell’anno: “In realtà è un calendario ricco -spiega la Caruso- perché oltre alle iniziative che faremo all’interno del Chiostro, come ad esempio la proiezione di serie tv o i laboratori di scrittura e lettura con bambini e reading e laboratori per adulti e ragazzi, oltre ovviamente al Cenacolo Filosofico, che è un’attività del Sistema Bibliotecario. E ci saranno anche tante altre cose, come laboratori con i malati di Alzheimer, adesso il Maggio dei Libri (con il Sistema che farà il “suo” Maggio proprio all’interno del Caffè), proiezioni cinematografiche, film e rassegne d’essai… ma comunque a breve termine sarà esposto, sia sulla pagina facebook Il Chiostro, sia su una bacheca qui, il nostro calendario con tutti gli eventi segnati giorno per giorno, per chiunque voglia seguirci . Accoglieremo anche richieste e attività che provengono dall’esterno.” Continua la Raso: “Gli esterni che parteciperanno sono per ora quelli facenti parte del gruppo dell’ATS che ha dato vita al progetto del Caffè Letterario. Chiunque voglia creare o proporre un evento può ad ogni modo farlo, abbiamo già molte richieste per quanto riguarda gli spazi espositivi per mostre di vario genere.” Chiude la Caruso, “è fondamentale ricordare che questo è uno spazio aperto a tutti indistintamente, senza fare nessuna distinzione politica o di ceto sociale o di altro, non ci sono barriere di nessun tipo assolutamente. Chiunque voglia può, parlandone prima con noi, fare tutto. È uno spazio assolutamente aperto.”
Valentina Arichetta