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Il consigliere Pietro Raso contro il sistema di etichettatura Nutriscore

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“Penalizzerà il prodotto simbolo della dieta mediterranea: l’olio extravergine d’oliva”

Comunicato stampa

Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi ha firmato l’appello lanciato di recente alla Commissione europea per chiedere l’adozione a livello europeo del sistema Nutriscore, cioè la famigerata “etichetta a semaforo”, che finisce per bollare di fatto le eccellenze del nostro agroalimentare come nocive per la salute, mettendo in pericolo un settore che vale 46,1 miliardi di euro soltanto di esportazioni, tra cui l’olio extravergine d’oliva.

Nei Paesi in cui è in vigore, infatti, l’etichetta a semaforo già penalizza i prodotti simbolo della dieta mediterranea, come l’olio extravergine d’oliva, il parmigiano, o gli insaccati, privilegiando prodotti di sintesi contrassegnati con la lettera A “verde”.

Il consigliere regionale Pietro Raso chiede un passo indietro del consulente affinché il Nutriscore, in opposizione al sistema Nutrinform a cui ha aderito il governo Italiano, non trovi applicazione su un settore già in crisi.

Non a caso il governo italiano, assieme a quello di altri Paesi, sta conducendo una vera e propria battaglia in Europa contro l’introduzione di questo sistema, promosso in primis da Francia e Germania. Un fatto che, evidentemente, sarà sfuggito al consulente di Speranza, che ha pensato bene di sottoscrivere un documento che va esattamente nella direzione opposta. L’etichetta nutrizionale a colori boccia ingiustamente quasi l’85 per cento in valore del Made in Italy a denominazione di origine, che la stessa Ue dovrebbe invece tutelare e valorizzare soprattutto nel tempo del Covid”.  Bisogna con urgenza per fermare l’attacco al prodotti alimentari nazionali con il rischio del via libera all’etichetta Nutriscore.

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