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Il Mea culpa e le briciole

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Una settimana, questa,  con gli studenti delle scuole primarie e secondarie del circondario sotto il patrocinio del Comune presso sala polivalente del Sistema bibliotecario lametino, che termina con pranzo di beneficenza, domenica 19 aprile.

Gentilissima, Luigia Iuliano, volontaria,  responsabile del AVSI di Lamezia, e ricercatrice presso Regione Calabria come suo lavoro, mi fa vedere i video in cui La Povertà è isolamento e solitudine.

Malnutrizione è Non sapersi nutrire.

Dalle favelas brasiliane ai campi dell’Ecuador, del Kenya

Stanno dicendo che povertà è mancanza di relazione, che nutrizione è mancanza di educazione. Una mancanza terribile. Dicono i volontari di sentirsi ricattati dalla situazione che  trovano davanti.

 Lavorano per creare fiducia, abbracci e bellezza, e portano  testimonianza di come sguardo comprensivo abbia aiutato più di tanta offerta di cibo.

Nella mia giudicante irritazione verso una storia che ha sfruttato e impoverito popoli dignitosi fino a farli diventare elemosinanti esseri  di briciole, il compito di  fondazioni, che lavorano per casi umani di abiezione e di emarginazione totale,  mi sembra veramente inane.

Non sarà così e mi auguro che la storia, con  un  capitombolo, possa un giorno mettere  fine alla  parola povertà.
Mancanza, vuol dire.

Dal sito della fondazione:

“La Fondazione AVSI è una organizzazione non governativa, ONLUS, nata nel 1972 e impegnata con oltre 136 progetti di cooperazione allo sviluppo in 30 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia.

AVSI opera nei settori socio-educativo, sviluppo urbano, sanità, lavoro, agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza umanitaria e migrazioni, raggiungendo più di 4.000.000 beneficiari diretti.

La sua missione è promuovere la dignità della persona attraverso attività di cooperazione allo sviluppo con particolare attenzione all’educazione, nel solco dell’insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica.

Lo staff AVSI è composto da circa 1.400 persone che lavorano in queste attività. Una rete di circa 1.000 volontari in Italia, coinvolta in attività di sensibilizzazione e fundraising a favore di AVSI, incontra in un anno circa 400.000 persone.

Nel 2013, AVSI ha ricevuto contributi per un importo complessivo di circa 27 milioni di euro metà da donatori istituzionali e metà da privati. La raccolta complessiva da parte del sistema AVSI nel mondo ammonta a più 45 milioni di euro. Tra i suoi principali donatori istituzionali figurano il Ministero degli Esteri Italiano, l’Unione Europea, USAID, la FAO, l’UNICEF, la Banca Mondiale. AVSI è riconosciuta dal 1973 dal Ministero degli Esteri Italiano come organizzazione non governativa di cooperazione internazionale (ONG). Gode inoltre dello Status Consultivo Generale presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC). E’ accreditata anche presso Unicef, l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (Usaid) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo dell’Industria di Vienna (Unido). E’ inserita nella special list dell’Organizzazione Internazionale dell’Onu per il Lavoro (ILO). Aderisce allo UN Global Compact.

E’ associata alla CDO Opere Sociali che, con le sue oltre 1.400 realtà non profit in tutta Italia, offre ad AVSI la possibilità di attingere know how per i progetti e partner nei paesi in cui opera.

AVSI è anche un Ente autorizzato dal Governo italiano per le adozioni internazionali.”

Ippolita Luzzo

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