Il militante ignoto: il primo libro di Domenico Furgiuele
3 min di letturaUna storia vera di militanza e lavoro
E’ uscito “Il militante ignoto”, il primo libro scritto da Domenico Furgiuele, dirigente e deputato della Lega alla sua seconda legislatura consecutiva, ma soprattutto storico militante di destra.
Lo scritto offre uno spaccato di vita vissuta a stretto contatto con i valori della militanza e della identità che hanno innervato il percorso politico di Furgiuele.
“Non considero questo lavoro un’autobiografia- afferma il parlamentare- ma la narrazione di una cavalcata che mi ha portato ad entrare nei palazzi piu’ importanti del paese partendo dalla realtà del cantiere di lavoro, dalla condivisione dei valori e del sacrificio, senza smarrirli mai. D’altro canto come potrei, considerando i sacrifici che ho fatto?”.
Ed è proprio lo stretto legame tra le istituzioni repubblicane e il sudore del lavoro duro spartito come il pane con i suoi sodali uno dei leit motiv che rende “Il militante ignoto” un libro scorrevole, semplice e complesso allo stesso tempo poiché esso indaga a fondo il fenomeno (in estinzione) nella scena pubblica attuale della passione politica, l’amore per gli ideali i quali , se ci sono veramente, non sbiadiscono mai.
Neanche quando chi ne sia portatore fiero compia un balzo dimensionale incredibile dalla strada all’ovatta parlamentare.
Non a caso Domenico Furgiuele considera questo suo primo scritto un manuale, piu’ che altro un prontuario per indirizzare quella merce rara che si chiama militanza.
A prescindere da quale ideale la animi, la politica con la p maiuscola merita di essere vissuta con pienezza tra i vicoli, nelle piazze, al tepore umano delle sezioni , e quindi a stretto contato con le persone pur in una epoca ‘liquida’ e a trazione virtuale.
Altrimenti, semplicemente, essa (la politica) non è.
“La politica è servizio, è volontariato, non un ascensore sociale”, e lui che l’ha fatta in contesti a dir poco anticonformistici ne sa qualcosa.
Poi può capitare che nel farla, nel nutrirla di militanza, essa possa regalarti grandi onori come quello di approdare in parlamento, l’importante è considerarla sempre un valore nobile che si può realizzare a prescindere dalle cariche che si ricoprono.
Perché il pulpito dal quale parlare al popolo non è necessariamente lo scranno, ma gli ideali vissuti, respirati, consumati insieme al rancio sul cantiere.
E’ anche questa la morale sottesa al “Militante Ignoto” di Domenico Furgiuele, una storia vera di militanza e lavoro.