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Il morto è vivo chiude la rassegna teatrale Vacantiandu 2017

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La compagnia teatrale “I Vacantusi” ha chiuso la rassegna “Vacantiandu 2017” con la commedia comica Il morto è vivo interpretata dai propri attori amatoriali ed andata in scena al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme.

Il morto è vivoLa rassegna, diretta da Nicola Morelli, Diego Ruiz e Walter Vasta, è inserita tra i progetti finanziati dalla Regione Calabria con fondi Pac (Programma di azione e coesione) derivanti da rimodulazione interna ai Programmi operativi finanziati dai Fondi strutturali.

Firmata da Oreste De Santis e per la regia di Giovanni Carpinzano, la commedia è ambientata  in un soggiorno spazioso e luminoso, arredato in modo sobrio ma accogliente: un coloratissimo divano collocato vicino ad un balcone, un piccolo mobile, un tavolino con telefono in bella mostra con tre bottigliette di sciroppo e altre medicine.

Di grande effetto un tavolo con tre sedie, un attaccapanni, una cassapanca capace di contenere una persona, una porta ingresso e uscita, un’altra porta che conduce alla stanza del protagonista Fortunato.

In questa cornice scenica il racconto viene esaltato caricandosi di sfumature ed effetti visivi di maggiore presa sul numerosissimo pubblico che ha occupato ogni ordine di posti.

La trama è incentrata sulla singolare vicenda di Fortunato che, caduto in depressione, immagina di vedere lo spirito Zazzà che gli predice la  pazzia e la morte. La moglie Letizia, non riuscendo a sopportare la pesante situazione creatasi in famiglia, vende la casa lasciando il marito in balia della sua demenza che accresce la sua disperazione e la difficoltà di vivere una vita normale.

Quando Concetta, la nuova padrona di casa, gli intima lo sfratto, Fortunato tenta il suicidio ma, mancandogli il coraggio, assolda due sicari per portare a termine il suo scopo e precisamente Wonder Woman e Capitan America. Alla fine Fortunato riesce nel suo intento e tutto torna come prima.

L’intera narrazione è stata scandita  dal regista Carpanzano dalla musica pop italiana ed internazionale accuratamente impreziosita dai costumi consoni all’epoca in cui è ambientato il racconto, dalle esilaranti battute, dal ritmo dialogico sempre costante e da singolari immagini proiettate su uno schermo relative alla storia sociale, musicale e culturale del mondo.

Gli attori, per la durata di quasi due ore di spettacolo, hanno evidenziato, oltre al brio e alle notevoli capacità attoriali, anche una lusinghiera performance maturata in questi sette anni di dedizione al teatro amatoriale.

Alla fine dello spettacolo, è stata consegnata la consueta maschera, simbolo della rassegna, a Michele Mirabello, consigliere regionale della Calabria, il quale ha rinnovato l’impegno nel rispettare gli accordi stipulati con l’associazione teatrale annunciando l’intenzione della regione di promulgare una legge per il teatro amatoriale.

Inoltre ha rilevato l’importanza del teatro amatoriale come espressione dell’arte e della cultura da non ignorare ma da valorizzare senza dimenticare che il teatro in vernacolo non fa altro che tutelare e valorizzare il dialetto calabrese espressione di storia e tradizione del popolo.

Personaggi e interpreti: Fortunato (Walter Vasta), Letizia (Angela Gaetano), Concetta (Sabrina Pugliese), Padre Augusto (Nunzio Santoro), Zazza (Ruggiero Chieffallo), Nunzia (Rosellina Aiello), Raffaele (Paolo Morelli), Michelle (Wonder Woman – Daniela Muraca), Nicola (Capitan America – Nico Morelli).

Lina Latelli Nucifero

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