Il PD della Calabria contesta i toni trionfalistici del centrodestra sui LEA
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Senza un’inversione di rotta, la Calabria continuerà a essere dipendente da altre regioni per garantire cure adeguate ai suoi cittadini
La realtà è ben diversa, la Calabria rimane inadempiente e non garantisce i servizi minimi previsti!
Inoltre, come ha sottolineato Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, la regione sarebbe comunque inadempiente anche se il dato sulla prevenzione migliorasse.
«Nel 2023 –spiegano i dem– si è registrato un recupero delle prestazioni sanitarie, dopo il grave rallentamento dovuto alla pandemia e alla disorganizzazione di responsabilità della giunta regionale di centrodestra.
Tuttavia, la situazione resta critica: già nel 2022 la Calabria superava la soglia minima solo nell’area ospedaliera, mentre restava ben al di sotto per la prevenzione e l’assistenza distrettuale.
I dati preliminari del 2023 mostrano un miglioramento generale, ma solo l’area ospedaliera raggiunge la sufficienza. Il riavvio delle attività post-Covid non ha risolto i problemi strutturali del sistema sanitario regionale».
Il PD Calabria sottolinea infine un dato allarmante: nel 2023 la regione ha speso 304 milioni di euro per le cure dei pazienti fuori regione, ben 52 milioni in più rispetto all’anno precedente.
«Vedremo i dati del 2024 – concludono i dem – ma è chiaro che, senza un’inversione di rotta, la Calabria continuerà a essere dipendente da altre regioni per garantire cure adeguate ai suoi cittadini».