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Il sindaco di Riace era ineleggibile e potrebbe decadere dall’incarico

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In questa combo: (a sinistra) uno dei vecchi cartelli superstiti e (a destra) uno dei nuovi cartelli, a Riace (Reggio Calabria), 23 settembre 2019. Riace non più "Paese dell'accoglienza", come recitava il cartello stradale collocato all'ingresso del vecchio borgo, ma diventa, invece, "paese dei Santi Cosma e Damiano" come è scritto sul pannello nuovo di zecca che è stato installato all'ingresso del paese. ANSA

 RIACE. Il sindaco di Riace, Antonio Trifoli, eletto in quota Lega in occasione delle amministrative del 27 maggio scorso e subentrato a Mimmo Lucano, che aveva fatto del centro della Locride il “paese dell’accoglienza”, potrebbe decadere dalla carica perché ineleggibile. É quanto potrebbe conseguire da un parere del Ministero dell’Interno notificato alla Prefettura di Reggio Calabria.L’ineleggibilità di Trifoli deriva dal fatto che il sindaco é un dipendente dello stesso Comune di Riace, con mansioni di vigile urbano, ed in quanto tale, in base al Testo unico degli enti locali, non avrebbe potuto candidarsi alla carica di primo cittadino, nè essere eletto. Lo stesso Testo dispone, inoltre, che i vigili urbani non possono candidarsi a sindaco. Ieri si era tornato a parlare di Riace dopo che Trifoli aveva disposto la rimozione del cartello “Paese dell’accoglienza” all’ingresso del centro abitato, voluto da Lucano, con un altro dedicato ai Santi Medici Cosma e Damiano.

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