Il teatro, bevanda di libertà
3 min di letturaDidattica alternativa, chiama questo progetto di teatro la dirigente del Liceo Scientifico Caterina Calabrese.
Teresa Bevilacqua, dirigente del Liceo Classico, conferma sul valore pedagogico che da oltre quattro anni le fa scegliere la guida di PierPaolo Bonaccurso, maestro di teatro e attore premiato a livello nazionale nonché rappresentante della Cooperativa sociale TeatroP, come regista e direttore della compagnia di alunni del liceo Classico, già premiati in prove nazionali ed in partenza domenica per altri riconoscimenti.
Domani faranno anteprima al Teatro Politeama con Sogno di una notte di mezza estate.
Intanto stamattina per la rassegna Teatro Ragazzi, Concorso nelle scuole 2015-2016, gli alunni del Liceo Scientifico di Lamezia Terme ci hanno stupito e deliziato con “The White Side Of The Moon” Il lato bianco della luna, Ipertesto, miscellanea, composto alla maniera di una Enciclopedia Einaudi Anni Settanta, con in mano un PC e le conoscenze e leggendo i link correlati e cuciti dal rigore del significato.
Una lettura che volge in bianco, nel senso di luminoso, di possibile riscatto, ogni momento difficile, ogni tragedia. Dal testo, fermo a sangue, vendetta, invidia, gelosia e follia, via verso una decisione di libertà.
Gli alunni del Liceo Scientifico hanno iniziato da questo anno spinti dal suggerimento della loro insegnante di Materie letterarie Mara Perri, accolto dalla Dirigente, stamattina in platea a batter loro le mani.
Avevo già visto questo testo, in itinere, qualche tempo fa, nei locali del liceo stesso, ma il testo che ho avuto il piacere di applaudire stamattina è cresciuto, gli alunni preparati e padroni delle scene, otto ragazze e un ragazzo, una compagnia vera e propria, con costumi e musiche, scenografie e tempi da professionisti.
Un testo ottimo, una rielaborazione sensata, uso il termine
“sensata” perché è ormai raro vedere testi così ben legati e mescolati, nuovi e antichi, con rispetto della tradizione del grande teatro di Carmelo Bene e insieme Osho e Capossela.
Mi piacerà rileggere il testo, mi piacerà seguire ancora questi ragazzi che con Caterina in scena si liberano di Petruzzo, liberano il rum dall’uso terribile e solitario dello sballo, dando al teatro, nella finzione, al rum il ruolo di risate dissacranti su un dolore immenso sull’abbandono dell’ amore. Una bevanda che si chiama libertà, liberazione dalle strette maglie del dispiacere, dal sentirsi inadeguati. Nel ballo finale, dove tutti ridono e giocano, poi arriva lei, la saggezza, di celeste vestita, che riprende Shakespeare ed i sogni che si realizzeranno con studio e… respirando.
Ogni storia trova la sua soluzione, cambiando, e sono queste le parole del papà di uno degli attori stamattina, nel ringraziare la scuola, dirigente e insegnanti, nel ringraziare Pierpaolo. ” Mio figlio è cambiato, da quando ha iniziato questo corso. Più sicuro, deciso, sciolto.
Una libertà bevuta che si chiama teatro. Un viaggio nel pensiero con una carrozza fatta di reti con le ragnatele più sottili.
Applausi e ancora applausi al teatro per davvero.
E dopo gli applausi il dolce e un fiore fra i capelli