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Impressioni Mobili chiude la sua seconda edizione a Serrastretta

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Serrastretta (CZ) è stata, sabato 15 giugno, l’ultima tappa della seconda edizione del progetto culturale Impressioni Mobili.

Il format Impressioni Mobili che coniuga trekking urbano, storia, fotografia, video e reading letterario, dopo aver visitato sabato scorso le località Accaria e Galli, sabato 15 giugno ha concluso la seconda edizione con la nona uscita pubblica, visitando il comune pre silano di Serrastretta. 

 

Nella centralissima piazza Pitagora – nonostante un caldo umido molto persistente – ha svolto egregiamente il ruolo di Cicerone per le vie del borgo il presidente della Pro Loco cittadina, Luigi Paletta, che ha accettato subito di collaborare con Impressioni Mobili per questa ultima uscita, il quale ha fatto conoscere  – con cura affettuosa nei dettagli e leggendo brani tratti dall’abbondante letteratura degli autori locali – il meglio che la secolare cittadina racchiude fra i suoi vicoli e i suoi boschi.

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Cosi si è appreso della origine di Serrastretta, risalente al 1383 ad opera di cinque famiglie originarie di Scigliano (CS) quali Fazio, Mancuso, Talarico, Bruni e Scalise e con l’approvazione dei signori feudali del periodo, i potenti Principi D’Aquino, nonchè della suddivisione storica del borgo in due grossi agglomerati: quello a nord della chiesa Matrice Maria Santissima del Soccorso detta Timpone e quella a sud del sacro edificio detto Pindino.

Luigi Paletta, presidente Pro Loco Serrastretta

La visita nella chiesa del Soccorso ha regalato frescura ai partecipanti della uscita e permesso di ammirare le molte bellezze custodite nel secolare tempio (sorto in epoca incerta), unica chiesa oggi di un totale nel passato di ben sette (rette però da Congreghe laicali, oggi quasi tutte dirute) dove sono conservate le statue della titolare della chiesa, la Vergine del Soccorso, del protettore del borgo San Gaetano da Thiere e un fonte battesimale in pietra verde del Reventino giunto dalla secolare abbazia florense di Corazzo, in territorio di Carlopoli (CZ), oggi rudere. Ricordiamo che Serrastretta è il paese natale dell’intellettuale Leopoldo De Fazio.

Particolare della immagine della Vergine del Soccorso in Serrastretta.

Dalla chiesa poi si è avuto modo  – passeggiando fra vicoli e strade impervie per la forte pendenza – di ammirare gli esterni dei palazzi delle famiglie più facoltose di Serrastretta, di venire a sapere della esistenza della nuova sede del Museo delle arti e tradizioni popolari (in via di ultimazione e presto fruibile al pubblico), di potersi abbeverare e rinfrescare in diverse fontane pubbliche ove scorre acqua gelida e abbondante proveniente dal monte Condrò, sede di una rigogliosa e famosissima faggeta, molto nota nel lametino.

Un tipico vicolo del borgo di Serrastretta.

A termine della passeggiata, ignari del tutto sia gli organizzatori di Impressioni Mobili che i partecipanti, Paletta ha offerto la degustazione di prodotti genuini e sfiziosi tipici di Serrastretta quali il celeberrimo gusciularu, formaggio, pomodori, pane e vino, che ha contribuito a concludere con più allegria la passeggiata.

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Come sempre i partecipanti all’uscita hanno documentato sui social ciò che hanno visto usando gli hashtag: #35mmLamezia #OpenSpace_ac #ImpressioniMobili #ManifestBlog; oltre che da Open Space – Associazione Culturale, 35 Millimetri – Associazione Artistica e Culturale e Manifest.

M. S.

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