In 3000 ai funerali del tredicenne morto a scuola
2 min di letturaIl vescovo: ‘vivere la vita come se fosse sempre il primo giorno’
Tutto il paese di San Costantino Calabro, almeno 3000 persone, ha partecipato oggi ai funerali di Domenico Mazzeo, il 13enne morto a scuola, giovedì scorso, al termine dell’ora di educazione fisica.
La funzione funebre nella Chiesa madre del paese, è stata officiata dal vescovo Attilio Nostro alla presenza, tra gli altri, del sindaco Nicola Derito e dei primi cittadini dei Comuni del circondario.
Il presule, nella sua omelia ha invitato i fedeli a “vivere la vita come se fosse sempre il primo giorno; significa dare un peso specifico che spesso non diamo, significa apprezzare le persone che abbiamo accanto e che a volte capita di non fare, accorgendoci della loro importanza solo quando non ci sono più”.
Mons. Nostro ha anche esortato i fedeli a guardarsi “dal dubitare di Dio perché lui è l’artefice della vita, è lui che ha generato Domenico nel grembo di sua madre con l’aiuto di suo padre e che lo ha accompagnato per tutti questi anni amandolo come i suoi genitori, e anche di più, perché Dio ama tutti. Oggi dobbiamo scegliere chi vogliamo seguire, se la morte o la vita, se rassegnarci a questo evento oppure proclamare Domenico vivo nel nostro cuore”.
Derito si è fatto portavoce del sentimento della gente di San Costantino: “Non è facile prendere la parola in questi momenti particolari, non è facile per nessuno di noi essere presenti qui e porgere l’estremo saluto a Domenico. Oggi tutta la nostra comunità, sconvolta, piange la perdita di una giovane vita troppo presto sottratta all’amore della famiglia a cui va la nostra sincera vicinanza. È un lutto che colpisce ciascuno di noi e non accettiamo quanto accaduto perché non riusciamo a dare una spiegazione”.
Il sindaco, per l’occasione delle esequie, ha proclamato il lutto cittadino e ieri ha ordinato la chiusura di tutte le scuole del territorio comunale.
La cerimonia si è conclusa con i toccanti ricordi dei cuginetti di Domenico, della dirigente scolastica, del parroco e dello zio del 13enne.
Terminata la funzione, l’uscita del feretro dalla chiesa è stata accompagnata da un lungo applauso mentre palloncini bianchi venivano liberati nell’aria.