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Incendi Calabria, emergenza mai vista. Draghi chiama Falcomatà

4 min di lettura
Che tutti sappiano che sta bruciando il parco nazionale dell'Aspromonte

Il premier: “Il governo metterà in cantiere un programma di ristori insieme a un piano straordinario di rimboschimento”. Oggi Curcio a Reggio Calabria.


Il Sud continua a bruciare, gli incendi stanno devastando la Calabria e la Sicilia.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha chiamato al telefono il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, per esprimere la solidarietà e la concreta vicinanza del governo alla città metropolitana e in particolare alle comunità colpite dai roghi che in questi giorni stanno martoriando l’Aspromonte e che ad oggi hanno già causato 4 vittime.

“Il governo – ha affermato Draghi – segue con apprensione le vicende in tutte le aree del Paese interessate dall’emergenza incendi e metterà in cantiere un programma di ristori per le persone e le imprese colpite, insieme a un piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio”. Intanto già questo venerdì il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, sarà nella città dello Stretto per verificare sul campo la situazione e guidare personalmente il seguito delle operazioni.

“Segnale positivo di vicinanza alla nostra comunità da parte del Presidente – ha scritto Falcomatà su Twitter – Domani il Capo del Dipartimento di Protezione civile Fabrizio Curcio sarà in Calabria per verificare situazione, guidare le operazioni di spegnimento degli incendi e fare il punto su messa in sicurezza aree andate distrutte”.

“La particolarità di questa emergenza è che i roghi sono partiti in più punti e poi si sono uniti” dice Carlo Metelli, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Reggio Calabria, tracciando il quadro della situazione. “Abbiamo avuto temperature elevatissime e in questa provincia non piove da 5-6 mesi, quindi la vegetazione è secca – spiega Metelli – Questo mix ha aumentato la suscettività”.

Ieri a quest’ora i Vigili del fuoco avevano aperti ben 54 interventi, un record per il comando di Reggio Calabria. “Una situazione – sottolinea il comandante – non conosciuta a memoria d’uomo qui a Reggio Calabria, dove c’è un comando abituato a occuparsi di incendi boschivi. Credo che non sia mai successo. La cosa positiva è che oggi è un po’ meno caldo ed è cessato il vento, quindi stiamo registrando una sensibile diminuzione degli interventi. In questo momento stiamo gestendo 16 schede che è un numero importante ma niente a paragone di quanto accaduto ieri. Anche il personale della sala operativa era stremato ieri sera”.

Sulla situazione attuale il comandante dei Vigili del fuoco sottolinea che “in questo momento le squadre sono impegnate nel Comune di San Luca, dove sta bruciando il parco nazionale dell’Aspromonte”. “Oltre alle squadre di Calabria Verde, ci sono un Gruppo operativo speciale e due squadre dei Vigili del fuoco – dice – L’area è molto vasta e ha una grande valenza ambientale. Nella zona di Grotteria e Mammola le fiamme si avvicinano ai centri abitati e nel Comune di San Giovanni di Gerace stiamo operando anche con il supporto della flotta area. In questo momento ci sono in azione due canadair, di cui uno della flotta francese”. “Alle 13.30 – racconta Metelli – i canadair francesi, che erano di ritorno dalla Grecia sono stati fatti scendere a Lamezia Terme riforniti e ci stanno dando una mano in Regione Calabria”.

“L’altro punto un po’ critico ieri, dove oggi la situazione è migliorata, è quello di Cardeto. Lì l’incendio persiste ed è in posizione più alta, quindi meno pericolosa per il centro abitato ma sempre importante dal punto di vista paesaggistico e ambientale – precisa – sul posto abbiamo due squadre e un nostro direttore delle operazioni di spegnimento”. Ma questi sono i fronti più impegnativi. “Il comando – conclude Metelli – oltre a questi interventi è stato impegnato in una miriade di interventi più piccoli che hanno drenato fortemente le risorse e per questo abbiamo avuto i rinforzi”.

“La situazione non è bella: i roghi continuano ad avanzare. Siamo isolati ormai da 4 giorni e non sappiamo per quanto tempo ancora lo saremo. Ci sono diversi focolai attualmente e i canadair stanno cercando di spegnerli. La strada principale è bloccata dalle fiamme” dice all’Adnkronos il Rettore del Santuario della Madonna di Polsi, sull’Aspromonte, don Tonino Saracco.

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