Inchiesta “Basso profilo”, la Cassazione annulla i domiciliari per Franco Talarico
2 min di letturaAnnullati gli arresti domiciliari per Franco Talarico, attuale assessore al Bilancio della Regione Calabria.
La disposizione è arrivata dalla Corte di Cassazione che ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame che, a sua volta aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’ex segretario regionale dell’Udc. Il Riesame con tale ordinanza aveva escluso la corruzione elettorale mafiosa e l’aggravante della mafiosità in associazione a delinquere per quanto riguarda l’inchiesta “Basso profilo” che tra i tanti indagati vede coinvolto anche Talarico. La Cassazione ha annullato i domiciliari con rinvio, al fine di valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza.
Il pg della Cassazione aveva invece chiesto l’inammissibilità del ricorso presentato dall’avvocato di Talarico, il lametino Francesco Gambardella. Il Tribunale della Libertà aveva anche escluso i gravi indizi in relazione all’accusa di scambio elettorale politico-mafioso, riqualificandolo come corruzione elettorale semplice. Talarico, attualmente, è sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora disposta dal gip di Catanzaro su richiesta della Dda. Il 13 settembre prossimo l’assessore regionale dovrà comparire davanti al gup di Catanzaro per il processo con rito abbreviato, sempre riguardante l’inchiesta “Basso profilo”.
Secondo l’accusa, in qualità di candidato alle elezioni politiche del 2018, in cambio di consensi elettorali, Talarico avrebbe garantito il suo sostegno a due noti imprenditori al fine di introdurli nelle alte sfere degli ambienti politico-istituzionali nazionali. A Talarico, inoltre, viene anche contestato il reato di scambio elettorale politico-mafioso sempre in relazione alla candidatura alle politiche del 2018. Sempre secondo quanto emerso dall’inchiesta, in quel frangente, si sarebbe incontrato con alcuni referenti reggini di un potente imprenditore presunto affiliato ai clan del Crotonese.