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Inchiesta sui quartieri di Lamezia: focus su Savutano

4 min di lettura
palazzi popolari Lamezia Savutano

Parte da Savutano l’inchiesta sui quartieri della città di Lamezia Terme. Erbacce e scarsa illuminazione vanno a sommarsi all’annosa questione dei palazzi popolari.

 

Negli scorsi giorni abbiamo parlato del degrado rappresentato dalla fontana di Piazza Mercato Vecchio, preda delle serate selvagge della movida lametina. Il reportage sugli angoli abbandonati al degrado di Lamezia Terme prosegue a Savutano, il popoloso quartiere situato nella zona sud-ovest della città.

Il problema dei palazzi popolari ma non solo

Da anni, se non decenni, il quartiere Savutano ha calamitato a sé l’interesse della stampa per i palazzi popolari abbandonati e quelli non ancora assegnati di via Gabriele Cianflone.
L’annoso problema delle suddette abitazioni ha portato a varie occupazioni di protesta (l’ultima lo scorso novembre), ma non rappresenta l’unica criticità del quartiere in forte e costante crescita demografica.
Altre grane sono quelle riguardanti gli arbusti e le erbacce che si sono impadroniti di marciapiedi, strade e parchi del quartiere e l’illuminazione, non sufficiente in alcune zone.
Il discorso concerne l’area alle spalle della chiesa di Santa Maria Goretti, il parco tra via Cimabue e via Colloca e la località Coschi, alla mercé degli arbusti e dell’incuria. Il degrado è destinato ad ampliarsi con l’arrivo della stagione delle piogge, quando i rovi diventeranno sempre più padroni di marciapiedi e costruzioni disabitate.

Savutano, un quartiere che si prepara a ospitare il nuovo complesso interparrocchiale

Una condizione non più tollerabile per un quartiere emergente e in crescita, quello che con la costruzione del nuovo parco della biodiversità – i cui lavori proseguono seppur a rilento – e del complesso interparrocchiale dedicato a Benedetto XVI – svettano già i due campanili a candela ad annunciare la prossima realizzazione –, entrambi all’inizio di via Arturo Perugini, a due passi dal Comune e a quattro dall’ospedale, si candida a diventare uno dei poli centrali dell’intera città.

Il ponticello di via Vincenzo Bilotta

Le cooperative locali si occupano della periodica pulizia in determinati settori del quartiere; altri vengono lasciati all’incuria. Come la parte di via Vincenzo Bilotta.
In un periodo di forte attenzione ai ponti, infatti, una menzione merita il piccolo ponticello che attraversa il torrente Cantagalli. I canneti e gli arbusti attorniano lo stretto ponte che necessiterebbe di regolari controlli. Il passaggio non rispecchia proprio l’immagine più limpida della sicurezza con le sue balaustre arrugginite e piegate dagli scontri con le auto.

Valicato il ponte, in direzione Sambiase, si entra nella strada comunale di via delle rose che, tra le sterpaglie riversate sulla stretta carreggiata a mescolarsi promiscuamente con l’immondizia lasciata da qualche buontempone e l’illuminazione inesistente, si candida a una posizione preponderante tra le peggiori vie di Lamezia Terme.

Il vecchio problema dei trasporti pubblici

Altro problema che attanaglia il quartiere è la mancanza di un servizio di trasporti urbani regolare.
La linea 1 della Lamezia Multiservizi S.p.A. rappresenta un autentico terno a lotto per le persone che necessitano dell’autobus per spostarsi da un punto all’altro della città. Gli orari di passaggio dei mezzi, consultabili sul sito web della società che gestisce i trasporti interni, vanno presi cum grano salis, vale a dire, più prosaicamente, non troppo sul serio.

La fermata degli autobus di via Basilio Sposato, o per meglio dire quel che rimane della fermata degli autobus di via Basilio Sposato, è rappresentata poi da quattro spuntoni di ferro in memoria della panchina, rotta, rimossa e mai sostituita, e da un cestino smontato.

Per approfondire: Lamezia Terme, la città senza autobus

Lo scarso senso civico dei cittadini e i randagismo

Il degrado genera degrado ed ecco comparire ancora cartacce e bottiglie di birra tra i rovi e buste della immondizia abbandonate al ciglio della strada, alcune dilaniate dalla visita di qualche cane randagio: il randagismo canino notturno rappresenta un’altra criticità che interessa il quartiere.

Una negligenza da parte di istituzioni e cittadini che riguarda tante zone periferiche della città e che in vista di un 2019 che si prospetta molto caldo dal punto di vista politico appare giusto riportare all’ordine del giorno.

Per segnalazioni dal tuo quartiere scrivi a lameziatermeit@gmail.com

Savutano ha la peculiarità di avere gran parte delle vie dedicate a grandi uomini delle arti: pittori quali Antonello da Messina, Andrea Mantegna, Cimabue e Antonio Canova, e compositori e direttori d’orchestra quali Francesco Cilea, Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Nicolò Paganini, Arturo Toscanini, Pietro Mascagni e il lametino Tommaso Colloca.
La speranza è che la musica anche tra le strade del quartiere possa presto cambiare.

Antonio Pagliuso

 

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