Indebita percezione buoni spesa Covid, 33 denunce nel reggino
2 min di letturaScovati dalla Gdf tra S. Luca, Bianco e Brancaleone
REGGIO CALABRIA – Avrebbero percepito indebitamente dei buoni spesa Covid 19. Sono 33 le persone denunciate dalla Guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria a San Luca, Bianco e Brancaleone a conclusione di una serie di controlli sui contributi pubblici destinati alle famiglie in evidente stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dall’emergenza sanitaria.
Dall’analisi dei finanzieri è emerso che in 33 casi uno o più componenti dei nuclei familiari controllati hanno falsamente attestato il possesso dei requisiti. C’è chi aveva ricevuto lo stipendio, anche per cospicui importi a fronte di rapporti d’impiego regolari, ma anche chi ha percepito il reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione o altre prestazioni sociali agevolate non compatibili con i buoni spesa Covid-19.
Alcuni, invece, hanno alterato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.
Da qui è scattata la denuncia per i 33 soggetti beneficiari nei confronti dei quali sono state irrogate delle sanzioni amministrative. È partita, infine, la segnalazione ai Comuni di competenza che dovranno avviare il recupero delle somme indebitamente percepite.
Complessivamente sono oltre 600 i nuclei familiari controllati nella zona jonica reggina dove la guardia di finanza ha accertato l’erogazione illegittima di 31.545 euro nei confronti di 137 persone a danno dello Stato. (ANSA).