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Inflazione: UECOOP, caro trasporti spaventa 43% aziende

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benzina

Il caro benzina ed energia con il boom dei costi di trasporto spaventa il 43% delle aziende con conseguenze su investimenti, piani di sviluppo, ricerca di nuovi mercati e offerta di posti di lavoro

Comunicato Stampa

Il caro benzina ed energia con il boom dei costi di trasporto spaventa il 43% delle aziende con conseguenze su investimenti, piani di sviluppo, ricerca di nuovi mercati e offerta di posti di lavoro.

E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) realizzata a livello nazionale in riferimento agli ultimi dati Istat sull’inflazione che registrano un aumento tendenziale del 38,6% per i beni energetici, dall’elettricità al gas, dalla benzina al gasolio.

Con l’85% delle merci che viaggia su strada – continua Uecoop – il caro prezzi minaccia le catene di approvvigionamento considerato che la benzina ha sfondato i 2 euro al litro con aumenti a due cifre per il pieno al distributore. Una situazione che complica non poco il lavoro di una larga fetta delle 80 mila cooperative italiane che a livello nazionale – sottolinea Uecoop – impiegano oltre un milione di persone dalla salute al sociale, dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla scuola allo sport fino agli spettacoli.

Il caro energia – evidenzia Uecoop – sta mandando in tilt i parametri economici alla base dei contratti di appalto per la fornitura di beni e servizi.

Quasi 1 impresa su 5 (18%) – evidenzia Uecoop – si attende aiuti per il caro bollette, mentre una fetta equivalente (19%) ha deciso di investire sul risparmio energetico e su sistemi a basso impatto ambientale per fare fronte all’esplosione del costo dell’energia, fra carburanti elettricità e riscaldamento.

Fra le imprese che investono su soluzioni green – spiega Uecoop – il 27% sta puntando sulla coibentazione con isolamento termico delle sedi di lavoro in modo da ridurre il peso delle bollette di luce e gas, il 10% sta creando spazi verdi per la mitigazione dei microclimi urbani e quasi la metà (47%) ha realizzato pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità, messo impianti per il risparmio idrico, comprato attrezzature ed elettrodomestici a basso consumo energetico, mentre il 16% – conclude Uecoop – ha optato per l’acquisto di auto ibride per ammortizzare l’effetto del caro carburanti.

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