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Goletta Verde. Anche i risultati 2018 mostrano un alto inquinamento delle acque marine

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Forte inquinamento a Lamezia Terme/Gizzeria, in località Marinella/Gizzeria Lido, alla foce del torrente Spilinga

ROCCELLA JONICA. Arriva l’estate, aprono i lidi e sulle spiagge sfoderiamo i costumi migliori ma… il luccichio che vediamo sulle nostre acque azzurre non è di certo oro e, come ogni anno, la balneazione calabrese deve pagare il conto lasciato dall’inquinamento.

A illustrare questo triste bilancio sullo stato delle nostre coste è stata l’equipe tecnica di Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sulla salute delle coste e delle acque italiane (realizzata grazie al sostegno del CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, e dei partner Novamont e Ricrea).

Gli esiti del monitoraggio sono stati illustrati ieri mattina a Roccella Jonica da Serena Carpentieri, Portavoce Goletta Verde, Luigi Sabatini, Direttore Legambiente Calabria, Caterina Cristofaro, Legambiente Calabria, e Martina Raschillà, Circolo Legambiente Roccella Jonica.

I punti monitorati lungo le coste calabresi tra il 10 e il 13 luglio 2018 sono stati ventidue, dei quali purtroppo ben quindici hanno presentato cariche batteriche elevate, in prossimità di foci di fiumare e torrenti, ossia proprio in quelle aree comunemente frequentate dagli ignari bagnanti. Ignari perché nella maggior parte dei casi non è presente nessun cartello informativo atto a segnalare il divieto di balneazione.

Il problema principale è la depurazione, anzi la “cattiva” depurazione, un problema annoso che in taluni siti non pare aver trovato soluzione. E una simile situazione fa tanta più rabbia quando vediamo che i siti in questione sono proprio quelli che dovrebbero attrarre il turismo, pertanto meritevoli di un’attenzione capillare soprattutto in merito alla qualità delle acque. Un esempio è Isola Capo Rizzuto, in località Le Castella, Area Marina Protetta, alla foce del canale che si trova lungo la spiaggia a destra del castello. Non è di certo la prima volta che Goletta Verde denuncia l’incuria e l’inquinamento, tuttavia nulla è cambiato, i bagnanti continuano ad affollare quei lidi tuffandosi in acque solo apparentemente cristalline.

Lamezia e dintorni

Neanche i lidi lametini sono immuni da un simile scempio. Secondo i risultati del monitoraggio, infatti, è risultato fortemente inquinato il campionamento effettuato a Lamezia Terme/Gizzeria, in località Marinella/Gizzeria Lido, alla foce del torrente Spilinga. In altri termini, il tratto più frequentato da parte dei bagnanti della Piana. E per quelli che si spostano sul versante catanzarese la musica non cambia: l’inquinamento delle acque è emerso, entro i limiti il punto monitorato, a Montepaone lido/Soverato, alla spiaggia presso fosso Beltrame. Insomma, da qualsiasi punto al si guardi, la situazione non è rosea.

Le analisi di Goletta Verde

Per quel che concerne le altre località monitorate, Goletta Verde indica i sei punti in provincia di Reggio Calabria, dei quali più della metà rivelano un alto tasso d’inquinamento: a Reggio Calabria, in località lido comunale, alla foce del torrente Caserta; a Gioia Tauro alla foce del fiume Petrace; e a San Ferdinando alla foce del fiume Mesima. Considerato inquinato, invece, il punto monitorato a Bagnara Calabra, alla foce del torrente, mentre entro i limiti i valori riscontrati a Villa San Giovanni, in località lungomare Cenide, sulla spiaggia presso l’omonimo lungomare, e a Bianca sulla spiaggia fronte fiumara Laverde.

In provincia di Vibo Valentia, su 6 punti monitorati, 5 sono quelli altamente inquinati: Joppolo, frazione Coccorino porticello, alla foce del torrente Mandricelle; a Ricadi, in località Turiano, alla foce del torrente Ruffa; a Briatico, in località Piana di Vada, alla foce del torrente Murria; a Vibo Marina, Bivona, alla foce del fosso Sant’Anna; e a Pizzo, Calamaio, alla foce del fiume Angitola. Entro i limiti, invece, i valori riscontrati a Marina di Nicotera, alla foce del torrente Britto.

In provincia di Cosenza i punti inquinati sono stati tre su cinque: a Villapiana Lido, sulla spiaggia fronte canale del pescatore; a Corigliano Calabro, Marina di Schiavone, spiaggia fronte torrente Coriglianeto; a Bonifati, in località Parise, sulla spiaggia fronte fiume Parise, a Cassano Jonio, Laghi di Sibari, alla foce del fiume Crati e al confine tra Calabria e Basilicata con il campione prelevato a Tortora Marina/Castrocucco di Maratea, alla foce del fiume Noce.

Infine, tutti e tre i punti monitorati in provincia di Crotone sono fortemente inquinati: a Crotone, alla foce del torrente Passovecchio e alla foce del fiume Esaro; e a Isola di Capo Rizzuto, in località Le Castella, in piena Area Marina Protetta, alla foce del canale presso la spiaggia a destra del castello.

Redazione

 

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