Interrogazioni parlamentari M5s per la scorta alla madre di Matteo Vinci
2 min di lettura«La signora Rosaria Scarpulla non è da sola, sia chiaro a tutti. Sia alla Camera che al Senato presenteremo subito un’interrogazione perché le venga assegnata la massima tutela, essendo inconcepibile che la donna, esempio di coraggio, non abbia ancora ricevuto tutte le garanzie circa la sua incolumità».
Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Bianca Laura Granato, Giuseppe d’Ippolito, Francesco Sapia, Paolo Parentela e Dalila Nesci, che per la sicurezza della donna stanno presentando uno specifico atto di sindacato ispettivo rivolto al ministro dell’Interno.
«La madre di Matteo Vinci – continuano i parlamentari – è addolorata per la tragica perdita del figlio, barbaramente assassinato a Limbadi. Tramite il suo legale, ha denunciato la mancanza attuale della scorta. Perciò non c’è più tempo da perdere, perché lo Stato deve essere forte e dunque proteggere al meglio chi non si piega alle logiche e agli avvertimenti della ‘ndrangheta. Aspettiamo risposte concrete dalla Prefettura di Reggio Calabria».
«La lotta alla criminalità organizzata – sottolineano i parlamentari 5stelle – vede un impegno deciso e costante delle Procure calabresi, delle Prefetture e delle forze dell’ordine. Nel contempo, è doveroso assicurare piena serenità a chi, come la signora Scarpulla, alza la testa e non si lascia sottomettere dall’antistato».
«Soprattutto nel Vibonese, è urgente – concludono i parlamentari 5stelle – che lo Stato dia segnali precisi e inequivocabili. Siamo concretamente vicini alla donna e alla sua famiglia, che possono contare sul sostegno, presso le istituzioni, del Movimento 5stelle».