Intervista a Ippolita Luzzo, Regina Della Litweb
3 min di letturaIppolita Luzzo, la regina della Litweb: potremmo definirla filosofa vista la sua laurea ma non so quanto questo potrebbe piacerle. Lei è esuberante e travolgente, non è un’ editorialista o una cronista come la stampa comune ma è un artista della letteratura, attraverso la sua – sempre originale – lettura, interpreta in maniera autentica e libera i tanti libri che gli autori di tutta Italia gli affidano.
Quando e perché hai avuto l’intuizione di aprire un blog? Avresti mai pensato di raggiungere, in questo modo, così tante persone?
Non ho mai deciso di aprire un blog. Racconto sempre che in effetti stavo su un sito letterario molto vivace, e molti si incuriosivano così come tanti mal sopportavano che scrivessi, in maniera così lontana dal conformismo imperante. E mi “segnalavano”. Ad una ennesima segnalazione, con relativo ban, Bruno Corino, studioso di LitWeb, mi aprì il blog. Ricordo ancora che era l’8 giugno 2012, e il primo pezzo si intitolava “La Nutella”. Non avevo proprio idea di cosa sarebbe diventato quel luogo virtuale, era solo -per me- la mia finestra sul mondo.
Sei orgogliosamente parte di una stampa “off”, se vogliamo definirla così, una stampa appunto fuori dal conformismo. Nel senso che fai informazione a modo tuo tenendoti però alla larga da redazioni e giornali ufficiali, utilizzando solo la tua seguitissima pagina facebook e, appunto, il blog: pensi che in questo modo si riesca e si possa fare e dare un’informazione più libera?
La libertà è un esercizio difficilissimo e mai si può realmente raggiungere. La prudenza nel parlare e la saggezza per non farsi coinvolgere da chi vorrebbe usare uno spazio devono essere la virtù da praticare. Prudenza e saggezza per avere almeno un briciolo di libertà. quanto basta per respirare.
C’è un libro che hai scritto a cui sei particolarmente legata? E tra cinema, teatro e musica c’è qualcosa che ti appassiona di più?
Non ho un libro preferito, di volta in volta potrei citarne ora uno ora un altro, e mi sembrerebbe di fare torto ad altri. Quelli di cui parlo sono già i miei preferiti. Basta quindi andare a vedere sul mio blog! Amo tutti i generi in cui l’arte si manifesta, comunque, amo comunicare s stare con gli altri. Amo la società fra simili.
Finiamo con un classico: sei su una torre con L’Amica Geniale di Elena Ferrante e il prossimo sindaco di Lamezia: chi butti giù?
Da una torre non butterei mai un uomo, benché sindaco. E qualsiasi libro dopo aver volteggiato planerebbe intonso sul terreno e potrebbe essere ancora sfogliato e letto, un uomo non si risveglierebbe più e mai si vorrebbe essere responsabile di una simile azione. So benissimo che la domanda era scherzosa… ma meglio precisare, di questi tempi!
Valentina Arichetta