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Inziativa del presidente Occhiuto mina i diritti dei cittadini calabresi

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Roberto Occhiuto

È passato poco più di un mese: era il primo luglio, per la precisione, allorché Italexit con Paragone – Calabria espresse la propria posizione sul paventato inserimento nell’organico sanitario regionale di 84 medici cubani, che avrebbero dovuto essere assunti con contratto interinale per sopperire alla mancanza di personale nei Pronto soccorso degli ospedali di Melito, Locri, Polistena e Gioia Tauro

Comunicato Stampa

Italexit chiede, anzi pretende che i medici calabresi non vaccinati, e dunque sospesi, siano reintegrati nei propri incarichi, prima ancora soltanto di pensare a reclutare da fuori regione o addirittura da un altro continente.

Lo ribadiamo in queste sede perché – al netto delle smentite che fioccarono all’indomani della prima indiscrezione in merito –, in tutta evidenza, non eravamo lontani dal vero.

Infatti, apprendiamo che nella comunicazione affidata ieri, 10 agosto, ai social media (oramai sempre più strumento comunicativo della politica) il presidente nonché Commissario ad acta della Sanità ha citato trattative in corso per il reclutamento di generici «medici stranieri».

Il riferimento, per quanto ambiguo, ci sembra piuttosto chiaro. Sottotraccia (ma per fortuna qualcuno se ne è accorto) la Cittadella, in tutte queste settimane, ha lavorato a tale «trattativa». Perché Forza Italia e l’intera maggioranza di centrodestra non prendono posizione?

A rendere il tutto ancora più stucchevole è il fatto che i medici cubani non siano vaccinati. «Ho messo Wanted sui no vax», disse in una memorabile e delirante dichiarazione sulla televisione nazionale il novello sceriffo: non dimentichiamolo mai.

E dunque, serenamente, Occhiuto afferma altresì che «stiamo tentando di prevedere un pacchetto che dia benefici economici ai medici che decidono di venire in Calabria». A noi di Italexit – ma non allo stesso presidente Occhiuto – questa affermazione appare assai grave. Forse non ci sono in Calabria le competenze adatte; forse in Calabria non esistono medici validi? Certo, in molti non hanno potuto far altro che abbandonare la regione più sconclusionata d’Italia, per poter lavorare. Allora perché non chiamare cervelli di ritorno, anziché andare a cercare i sanitari oltreoceano? Siamo oltre l’esterofilia, siamo nel campo dell’“auto-razzismo”, come scrivemmo a suo tempo. Ipocrisia allo stato puro.

Italexit non si ferma qui: proseguiremo a monitorare la questione, promettendo aspra battaglia se quanto sinora scritto dovesse avverarsi.

11/08/2022
Coordinamento Regionale
Italexit con Paragone – Calabria

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