Irregolarità nella preparazione, sequestrati 4 quintali di sushi
2 min di letturaOperazione di controllo dei carabinieri del Nas nel reggino
Quattro quintali di sushi sono stati sequestrati nel reggino dai carabinieri del Nas di Reggio Calabria che, nel corso di controlli mirati servizi per la tutela della salute e della sicurezza alimentare svolti tra Agosto e Settembre, hanno accertato numerose violazioni sia penali che amministrative in ristoranti specializzati.
Tra il capoluogo reggino e la piana di Gioia Tauro i controlli hanno permesso di accertare che in tre ristoranti etnici veniva servito del pesce non tracciato, per il quale era impossibile risalire alla provenienza né i titolare erano capaci di dimostrare il rispetto delle procedure di abbattimento del sushi servito crudo.
Sono stati quindi sequestrati 200 chili di alimenti.
A Reggio Calabria, invece, il titolare di un ristorante è stato denunciato in stato di libertà perché non abbatteva il pesce servito crudo in precedenza sottoposto solo a congelamento.
In questo caso sono stati sottoposti a sequestro penale oltre 70 chili di sushi.
Sempre a Reggio è stato immediatamente sospeso per gravissime carenze igieniche un ristorante etnico, per la diffusa presenza di blatte in cucina, e sottoposti a sequestro amministrativo oltre 150 chili di sushi perché non tracciato e privo di indicazione sulla filiera di origine.
Gli alimenti sottoposti a sequestro verranno distrutti da ditte specializzate, mentre a carico dei titolari delle attività ispezionate sono state elevate complessivamente sanzioni per 15.000 euro, mentre il valore dell’attività sospesa è di oltre 200.000 euro.