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Jennifer, prima ragazza autistica di Miss Italia, Miss Coraggio

4 min di lettura

Un evento delicato, ispirato dalla volontà e dalla forza: una ragazza autistica di 19 anni, Jennifer Cavalletti, è stata proclamata Miss Coraggio 2023 dalla patron di Miss Italia, Patrizia Mirigliani

La consegna della fascia è avvenuta nell’Anfiteatro del BV Airone Resort di Corigliano-Rossano (CS), sede delle prefinali del concorso, ma la miss aveva già calcato le passerelle del concorso a Bastia Umbra, in occasione delle selezioni regionali. La ragazza non aveva vinto alcun titolo, ma aveva conquistato e commosso il pubblico con la sua storia.

All’età di due anni e mezzo, i medici dissero che Jennifer non avrebbe parlato né camminato. Oggi, invece, fa tutto: un gruppo di specialisti, psicologi, assistenti e l’amore dei genitori, Giovanna e Giancarlo, le ha consentito di prendere in mano la propria vita e di raggiungere importanti traguardi. Nel tempo, Jennifer ha frequentato la scuola diplomandosi al liceo e attualmente è iscritta all’Accademia di Moda di Viterbo. Oggi è un’abile nuotatrice ed è anche campionessa italiana di danza sportiva da sei anni.

Nel corso della cerimonia per la consegna della fascia svoltasi a Corigliano, Jennifer ha voluto pronunciare alcune parole giù espresse nelle settimane scorse sul palco di Bastia Umbra: ”Noi autistici – ha detto – non siamo diversi, abbiamo i nostri tempi. Non siamo stupidi. Nella storia sono esistiti politici come Thomas Jefferson, scienziati autistici come Albert Einstein, informatici come l’inventore dei Pokémon Satoshi Tajiri, pittori come Michelangelo e musicisti come Mozart”.

Jennifer ha infine raccontato di aver subito pesanti critiche e sbeffeggiamenti, dopo aver postato un video della sua città sui social: “Vorrei dire a quelle persone che seppur abbiano tentato di massacrarmi e distruggermi psicologicamente, che non mi hanno affondato ma fortificato, e che porterò a termine e a testa alta tutti i miei sogni e desideri”.

Jennifer non è l’unica Miss Coraggio di questa edizione: nei giorni scorsi, durante il orogramma Tv “Affari Tuoi”, Patrizia Mirigliani aveva consegnata la fascia ad un’altra ragazza, Ilenia Garofalo, 24enne di Grosseto, viva per miracolo dopo essere stata investita da un’auto sulle strisce stradali. Dopo il coma, 14 interventi chirurgici e tre anni si sofferenze, Ilenia ha ripreso il suo cammino con una laurea e tanta voglia di vivere ed anche di partecipare a Miss Italia.

Due storie esemplari e preziose, struggenti ma cariche di emozione, di insegnamenti e di grandi propositi.

La lettera di Jennifer.

Mi chiamo Jennifer Cavalletti ho 19 anni e sono autistica.

Ai miei genitori quando ero piccolissima avevano detto che non avrei né camminato né parlato.

Ad oggi posso vantarmi di dire che so camminare e parlare correttamente, a volte anche troppo! Pratico danze sportive standard e latine, con le quali ho vinto sei medaglie d’oro e una d’argento a livello nazionale Fids. Mi sono appena diplomata con 100 al liceo artistico di Spoleto con l’indirizzo scenografia.

Ed ora mi sono iscritta all’accademia di moda di Viterbo dove inizierò da settembre perché vorrei diventare una stilista al livello internazionale. Sin da piccola ho sognato di sfilare nell’ambito della moda, e grazie a Miss Italia in un certo senso ho esaudito il mio sogno, perché oggi sono qui sulla passerella più ambita a livello nazionale. Essere autistici non significa essere malati, è semplicemente un modo di essere che porta a pensare in modo più lento del normale.

Ma questo non mi impedisce di fare ciò che più mi piace. Inoltre nella storia sono esistiti politici come Thomas Jefferson, scienziati autistici come Albert Einstein, Informatici come l’inventore dei Pokémon: Satoshi Tajiri. Pittori come Michelangelo. Musicisti come Mozart e molti altri…

Tutto ciò è per ricordare che gli autistici non sono stupidi, ma intelligenti come tutti. Semplicemente si esprimono e si atteggiano in un modo del tutto personale. Proprio per questo mio modo di essere ho ricevuto numerose critiche offensive da persone a me sconosciute, dopo che ho pubblicato in un social un video dove rappresentavo la mia città. Vorrei dire a quelle persone che seppur abbiano tentato di massacrarmi e distruggermi psicologicamente, che non mi hanno affondato ma fortificato, e che porterò a termine e a testa alta tutti i miei sogni e desideri.

Vorrei dire che nascere con un deficit non mi differenzia di molto dalla massa perché anche io ho desideri, sogni e voglia di vivere e ho bisogno di essere amata e rispettata…

Ah dimenticavo. Vorrei ringraziare tutta la mia famiglia per avermi dato tutto il loro amore e per avermi sempre aiutata, supportata e appoggiata. Ringrazio anche tutte le ragazze che sin dai casting mi hanno dato il loro affetto e hanno saputo capirmi.

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