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Klaus Davi multato a Buccinasco per poster contro Boss Papalia

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Klaus Davi - LameziaTerme.it

Klaus Davi

Una serie di poster molto forte, irriverente, apertamente contro la ‘Ndrangheta affissi a dicembre a pochi metri dalla casa del temutissimo boss Rocco Papalia a Buccinasco, riconosciuto capo della mafia calabrese al Nord e raffigurato provocatoriamente in abiti femminili, sono stati multati da uno dei numerosi Comuni che li ha ospitati: quello di Buccinasco, cittadina a sud di Milano dove Papalia risiede.

Klaus Davi - Boss Papalia
Klaus Davi

Comunicato Stampa

La foto ritraeva il ‘mammasantissima’ (a carico 25 anni di carcere per omicidio e traffico di droga, sequestro di persona da poco scontati) in versione drag queen con un claim provocatorio ‘le inchieste dimostrano che molti picciotti per sfuggire da latitanti alle forze dell’ordine si vestono da donna immaginiamo come potrebbe essere Papalia.
Il giorno stesso dell’affissione, Davi era stato aggredito a Buccinasco da alcuni membri della famiglia Papalia Barbaro in un bar, fatto per cui il generale dell’Arma dei Carabinieri Teo Luzi aveva manifestato la sua solidarietà a Davi .
Proprio in queste ore il Comune ha recapitato presso l’agenzia del massmediologo a Milano un verbale di 500 euro con la motivazione che tre dei poster affissi sono risultati ‘abusivi’.
Durissima la replica via Facebook di Klaus Davi: “Quando lo Stato si allea cosi palesemente con la mafia, allora questo Stato mi fa veramente schifo.
Dovrebbero essere i politici a denunciare le attività illecite dei mafiosi tutti i santi i giorni, soprattutto se ce li hanno in casa. E non certo puntare subdolamente sul quieto vivere attraverso mezzi intimidatori. Quei 500 euro se li dovranno a venire a prendere con la forza.
Tutti dovranno vedere fino a che punto la bassezza delle istituzioni locali può arrivare per assicurarsi il plauso dei Clan. Nessun comune ha mai preso un simile provvedimento: non Milano che abbiamo tappezzato piu volte con il volto di Rocco Morabito: non Reggio Calabria, non Palermo e neanche Trezzano sul Naviglio.
Buccinasco no, vuole la par condicio, i mafiosi possono dormire tranquilli con simili istituzioni. Sono schifato.
Magistrati, politici, poliziotti ci esortano a ragione di impegnarci per dare visibilità a un fenomeno e poi questi sono i risultati!”

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