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“La Calabria buona si muove”, il ministro Costa a Reggio per una green community

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"La Calabria buona si muove"

Il 10 maggio a Palazzo Campanella

Comunicato stampa:

Il 10 maggio confronto con i giovani nell’Auditorium Calipari di Palazzo Campanella con la voce di chi opera sul campo, a partire dall’esperienza di Fattoria della Piana, che ha fatto della sostenibilità un modo di essere.

“La Calabria buona si muove”

È la prima volta che il ministro degli Affari Regionali Enrico Costa approda sullo Stretto. Lo farà in una veste “green”, come il convegno workshop organizzato dall’Associazione Culturale Incroci per mercoledì prossimo, 10 maggio, a partire dalle ore 10 a Reggio Calabrianell’Auditorium Calipari di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, dal titolo “la Calabria buona si muove – verso la green community”.
L’obiettivo dell’incontro e del confronto è quello di incrociare le esperienze e le aspettative dei giovani (saranno presenti studenti del Convitto Campanella, IIS Righi, IIS Severi-Guerrisi, IIS Vallauri-Panella, ITE Piria, Licei Scientifici Da Vinci e Volta) con le esperienze di chi opera sul campo a vari livelli, a partire da quello di Fattoria della Piana, azienda “green” che ha fatto della sostenibilità un modo di essere, prima ancora che il fulcro intorno al quale si muove una realtà imprenditoriale unica nel Sud Italia. E che da anni sperimenta, con successo, l’alternanza scuola lavoro e tutti gli strumenti utili per essere sostenibile nei fatti e nei risultati.

“L’umanità ha la possibilità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai loro bisogni”. È di 30 anni fa la definizione più diffusa di sostenibilità: quella fornita nel 1987 dalla World Commission on Environment and Development. Ma ancora oggi si faticano ad applicare, soprattutto in Italia ed ancora più nel Mezzogiorno e in Calabria, sia i principi base della sostenibilità ambientale, intesa come la capacità di preservare nel tempo le tre funzioni dell’ambiente (fornitore di risorse, ricettore di rifiuti e fonte diretta di utilità), sia quelli della sostenibilità economica, ovvero la capacità di un sistema economico di generare reddito e lavoro per il sostentamento delle popolazioni del territorio, sia, infine, quelli della sostenibilità sociale, che è la capacità di garantire condizioni di benessere umano equamente distribuite per classi e per genere, ossia la capacità dei soggetti di un territorio di intervenire insieme, efficacemente, in base ad una stessa concezione del progetto, incoraggiata da una concertazione fra i vari livelli istituzionali. Secondo l’Onu, la Ue, i principali economisti e le banche centrali la sostenibilità non è più una nicchia tra la filantropia e l’ambientalismo. Ora più che mai il sociale, la difesa dell’ambiente, il rispetto delle regole e il buon governo rappresentano asset tangibili di un’azienda, che generano valore economico oltre che sociale e indicano una maggiore sostenibilità finanziaria sul lungo periodo. Non a caso spunta la Esg, nuovo traguardo dell’economia mondiale che sta generando investimenti per 59mila miliardi di dollari. La E di environmental riguarda l’impegno ambientale (energie rinnovabili, efficienza energetica, riciclo e lotta agli sprechi, in primis), la S sta per social (welfare privato, rispetto della legalità, lotta contro la corruzione), la G sta per governance, buon governo (e non solo dell’impresa).

Il dibattito “green” in Italia ha avuto una svolta con la L. 221 del 28/12/2015, che ha disposto che la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie promuova la predisposizione della Strategia Nazionale delle Green community. E a fine marzo il Dipartimento ha terminato la prima consultazione pubblica.
Tanta è la strada da fare: l’importante è individuarla ed iniziare a percorrerla. Il primo passo per costruire un percorso sostenibile sarà il convegno workshop a più voci per ragionare sul senso e sul bisogno della sostenibilità a livello governativo, universitario, ambientale, imprenditoriale, sociale. Interverranno Enrico Costa, ministro degli Affari Regionali, delegato del Governo per la Green Community, Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, Nicola Irto, presidente del Consiglio regionale della Calabria, Gianluigi Venturini, direttore commerciale Imprese del Banco di Napoli, Carmelo Basile, presidente della cooperativa agricola Fattoria della Piana, Giuseppe Zimbalatti, direttore dipartimento Agraria Rc, Giuseppe Bombino, presidente Ente Nazionale Parco d’Aspromonte, Anna Nucera, assessore PI di Reggio Calabria, Gianandrea Ferrajoli, amministratore delegato Mecar, Nuccio Barillà, dirigente nazionale Legambiente. Ed interverranno, soprattutto, i giovani, in un dialogo costante per iniziare a muoversi insieme e costruire un futuro sostenibile.

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