La Calabria di Francesco Polopoli al XXIV congresso AIPI dell’Università di Ginevra
2 min di letturaIn questi giorni l’Università di Ginevra ospita virtualmente il XXIV Congresso AIPI che riunisce tutti coloro che, nel mondo, si dedicano all’insegnamento della lingua, letteratura e cultura italiana. Tra i relatori anche il lametino Francesco Polopoli, il docente e studioso.
Non è la prima volta che il professor Polopoli presenta in ambito internazionale tematiche legate al territorio calabrese: lo ha già fatto nel 2016 all’Università del Sacro Cuore di Milano con Echi lucreziani e gioachimiti nella Primavera di Botticelli, a Budapest nello stesso anno al Congresso internazionale di italianistica tra tradizione e modernità con una relazione incentrata sul legame tra la Commedia dantesca e il Liber figurarum di Gioacchino da Fiore, alla Cattolica di Milano nel 2017 con La Città del Sole come limes da Gioacchino da Fiore a Tommaso Campanella.
Quest’anno in occasione del XXIV Congresso Associazione Internazionale Professori di Italiano, patrocinato dall’Università di Ginevra, il docente è stato selezionato per il suo importante contributo con un saggio dal titolo La geografia di una calamità calabrese: il terremoto del 1638 in un reportage del Kircher .
Si tratta di uno studio particolarmente complesso che ha visto il professore lametino cimentarsi nella traduzione di una seicentina dall’ostica comprensione, “Mundus subterraneus, quo universae denique naturae divitiae” opera di Athanasius Kircher, sia a causa del latino seicentesco del documento, che per la grafia a tratti non lineare di difficile interpretazione. Il volume, inoltre, è irreperibile da Napoli in giù: infatti, è stato necessario farne richiesta direttamente alla Biblioteca Vaticana.
Il professore Polopoli relazionerà la mattina di mercoledì 30 giugno, insieme ad altri docenti che rappresenteranno università e istituti dalla valenza internazionale, durante la sesta sessione dell’evento che si terrà totalmente online a causa dell’emergenza sanitaria.
Lo scopo è quello di porre l’attenzione sul territorio calabrese in eventi che escono dai confini nazionali, portando sotto la lente di intenditori, e non, vicende storiche, personaggi, opere e beni che sono iconici e rappresentativi del nostro territorio. In questo il professore Francesco Polopoli mette tutto il suo impegno e la sua totale dedizione perché solo attraverso la conoscenza di quello che siamo stati possiamo avere consapevolezza di ciò che potremmo essere in futuro.
Felicia Villella