La poetica di Bongiovanni, novello Costabile
2 min di letturaPresentata ieri la silloge poetica di Bongiovanni
In una di queste ultime serate tiepide che hanno il sapore di una primavera anomala, il poeta sambiasino Pasqualino Bongiovanni ha presentato in un noto locale del suo quartiere la sua silloge poetica “A sud delle Cose” (Leberg edizioni), con introduzione della docente Viviana Longo.
Questa non è stata la prima stampa – che invece risale al 2006 – ma un seguito che il Bongiovanni teneva particolarmente a presentare nella sua Sambiase. Paragonato al suo concittadino e poeta, Franco Costabile, per le tematiche affrontate, nonché al Quasimodo e al Pavese, fra i tanti suoi estimatori il Buongiovanni può gloriarsi anche di quella del famoso scrittore veneto Mario Rigoni Stern, conosciuto dal Bongiovanni nei suoi anni di docenza a Vicenza.
La poetica del Bongiovanni sa di nostalgia della sua terra, catarsi, sfogo poetico, rimpianto, ricordi, speranze e bisogni, avente un significante sempre uguale, ma un significato che muta come cambia il tempo che fa cambiare il nostro sentire, la nostra sensibilità, il nostro modo di approcciarci alla vita e ai suoi patemi.
L’opera che consta di 60 poesie scritte nel decennio 1996 -2006, è figlia anche di tante amicizie, le quali hanno spronato e incoraggiato l’autore a muovere finalmente il passo alla pubblicazione.
Bongiovanni vanta la pubblicazione non solo in italiano, ma anche in lingua francese, inglese e spagnola e molte presentazioni della sua opera in vari paesi europei ed extraeuropei. In Italia il libro ha avuto l’onore di essere presentato in sedi prestigiose quali il Miur, il famosissimo caffè letterario di Firenze “Le Giubbe Rosse”, e a Rende a cura della fondazione “Rubbettino” di Soveria Mannelli.
Matteo Scalise