Lamezia. 20 anni fa ci lasciava lo stilista Giovannino Macrì
3 min di letturaNel ventennale della dipartita, i lametini ricordano lo stilista Giovannino Macrì, prematuramente scomparso
Un ricordo come celebrazione della vita che egli ha onorato fino all’ultimo istante. Il primo giugno del 2001, si spegneva un pittore della moda, calabrese appassionato, lametino purosangue, uomo illuminato da Dio.
Giovannino Macrì fu lungimirante stilista, capace di leggere le istanze della moda e di trasformarne la bellezza in ricercatezza, stile ed originalità. La sua moda guardava alla bellezza quale comunicazione emozionale, umana, spirituale. Dotato di estro artistico, lo stilista Macrì riusciva a trasformare un semplice pezzo di stoffa, in quadro pittorico, lasciando ai dettagli il compito di impreziosire l’insieme. La donna pensata da Giovannino era un perfetto equilibrio tra eleganza e sensualità, semplicità e ricercatezza, lasciando però, alla grandiosità del creato, l’alfa e l’omega.
Una moda quella di Giovanni, decisa e decisiva, capace di anticipare i tempi, parlando con estrema perspicacia. Giovannino Macrì ha incarnato il pensiero di Honoré de Balzac, guardando all’abbigliamento come al tempo stesso, ad una scienza, un’arte, un’abitudine, un sentimento.
La possibilità di leggere nelle sue creazioni i sentimenti, ascoltarne la melodia, e toccarne il colore, erano tratti caratterizzanti del suo stile. Giovannino utilizzava ogni colore, ogni stampato dal maculato al tigrato, lasciando che ogni donna potesse porre sigillo con la luce del suo sorriso.
Una moda diversificata la sua, che però aveva un comune denominatore: la fede. Giovannino riconduceva tutto al Signore e da quell’intimo sentimento religioso, ha trovato la forza per affrontare la malattia con il sorriso e coraggio. La più grande testimonianza di Giovannino ci arriva infatti, proprio dal momento della prova che ne ha ostacolato l’agire ma mai il sognare. Ha lottato fino alla fine ma non per sé, quanto e soprattutto per la sua terra, lottando affinché ogni suo coetaneo potesse credere nel futuro con determinazione. Giovannino ha fatto parlare di sé e della sua amata città, lasciando ai giovani il monito di non arrendersi mai, di portare avanti ogni progetto con trasparente convinzione ed orgoglio, trasformando gli ostacoli in nuove opportunità.
Ha sempre unito il suo talento personale alla crescita dell’intera città di Lamezia Terme, lavorando per accendere i riflettori sulle sue ricchezze professionali, artistiche e culturali.
Macrì era ambizioso ed il suo osare era supportato da un desiderio di crescita umana e professionale, che può essere accompagnato solo e soltanto dalla passione e dal coraggio. Non ha mai però dimenticato l’importanza dell’altro, portando avanti numerose iniziative di solidarietà e beneficenza. Era altruista e sempre pronto a leggere nel fratello, il lato positivo, lasciando la severità di giudizio solo a sé stesso.
Giovannino Macrì ha parlato attraverso il linguaggio della moda e della bellezza estetica, di quella necessaria rivoluzione culturale che deve conseguentemente essere portata avanti dalle nuove generazioni.