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Lamezia. Aeroporto: “Presto un consiglio comunale alla presenza di Occhiuto e del presidente di Sacal”

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LAMEZIA. La convocazione di un consiglio comunale ad hoc sulla Sacal con la presenza del governatore Roberto Occhiuto e del presidente della società che gestisce gli scali calabresi, Giulio De Metrio.

Necessità di accelerare l’iter inerente la costruzione della nuova aerostazione fondamentale per favorire lo sviluppo dello scalo lametino. Prendere immediata visione del Piano industriale, previa acquisizione documentale, considerato che ad oggi lo stesso non è stato consegnato neanche alle forze sindacali che ne hanno fatto richiesta. Necessità di ribadire la centralità dell’aeroporto lametino all’interno del sistema regionale dei trasporti calabrese, nell’ottica dello sviluppo dell’intera Calabria. Necessità di tutelare e salvaguardare i lavoratori di Sacal e di Sacal GH, con particolare attenzione alla stabilizzazione dei lavoratori stagionali. Ribadire, nell’ipotesi di modifica delle norme statutarie inerenti il consiglio di amministrazione Sacal, la presenza ineludibile del rappresentante del Comune di Lamezia Terme. E, infine, favorire ogni tipologia di collegamento sia con la stazione ferroviaria di Lamezia Centrale e sia comunque a livello infrastrutturale con il resto della Calabria.

Questi i punti che costituiscono il documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale tenutosi quest’oggi ed avente tra le tante argomentazioni all’ordine del giorno proprio la complessa vicenda Sacal. I lavori sono iniziati con la relazione di Maria Grazia Milone, delegata del Comune nel cda Sacal. Presenti anche i sindacalisti Giuseppe Benanti, Usb trasporto aereo; e Giovanni Andricciola, Ugl trasporto aereo. A conclusione dell’intervento della Milone si è aperto il dibattito in aula ma la delegata dell’ente è andata via perché, da quanto lei stessa ha riferito, era attesa proprio nel cda della Sacal. Il suo abbandono dell’aula ha scatenato le polemiche feroci della minoranza che, compatta, ha subito prodotto una mozione per sfiduciarla. Un atto politico, come è stato spiegato dai componenti l’opposizione, per rimarcare l’incompetenza e l’inadeguatezza della delegata del Comune nella società partecipata. “Una rappresentante attesa in consiglio da tempo e che, invece di confrontarsi con l’assemblea cittadina, sceglie di dileguarsi dopo aver letto una relazione che è un copia-incolla dei verbali del cda. Una relazione in cui non si parla di piano industriale e di nuova aerostazione ma principalmente dell’aumento di capitale della società, definito un’operazione corretta e legittima”.

La mozione è stata votata a conclusione dei lavori consiliari, dopo diverse ore di discussione e di polemiche incrociate tra le opposte fazioni. La mozione di sfiducia è stata bocciata grazie ai 12 voti della maggioranza che l’ha considerata “irricevibile e inammissibile dal punto di vista tecnico e giuridico”. La minoranza ha replicato: “Si, tecnicamente non è perfetta ma è da valutare come atto politico visto che con la rappresentanza non autorevole e non competente della Milone nel cda Sacal, lo scalo lametino ha ulteriormente perso importanza. La minoranza ha poi aggiunto: “La mozione di sfiducia è motivata anche dalla scorrettezza commessa nei confronti del civico consesso: oggi la delegata del Comune in Sacal doveva sostenere l’interlocuzione con i consiglieri ma, invece, ha preferito sottrarsi al confronto andando via”. Red.

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