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Lamezia. Alik Cavaliere, L’universo verde in proiezione al Chiostro

4 min di lettura

Un film documentario di Nino Cannatà dall’omonima mostra a cura di Elena Pontiggia

Arriva a Lamezia Terme (CZ) il film documentario con la regia di Nino Cannatà dal titolo Alik Cavaliere, L’universo verde in proiezione presso il Chiostro Caffè Letterario di Lamezia Terme all’interno del Complesso Monumentale di San Domenico mercoledì 15 marzo 2023 ore 17:30.

Il Film, prodotto da LYRIKS in collaborazione con Centro Artistico Alik Cavaliere, ha già visto la presentazione in anteprima a Palazzo Reale di Milano nello scorso settembre e la partecipazione alla rassegna Film screening, documentari d’autore del MAXXI L’Aquila il 19 novembre scorso.

Alla presentazione lametina oltre al regista intervengono Giorgia Gargano, assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, che ha voluto inoltre dedicare una proiezione mattutina agli studenti del Liceo Classico e Artistico “F. Fiorentino” della città con l’obiettivo di far conoscere ai più giovani l’importante artista e il suo rivoluzionario linguaggio estetico e aprire un focus di sensibilizzazione sui temi della natura e dell’ecologia, molto cari ad Alik Cavaliere e presenti nella sua importante opera.

Alla proiezione pomeridiana presso il Chiostro Caffè Letterario partecipa inoltre in videoconferenza da Milano Domenico Piraina, direttore dei musei di Palazzo Reale di Milano e tra i protagonisti del film documentario, e in presenza l’artista Antonio Pujia Veneziano, scultore lametino autore delle “ceramiche parlanti”.

La visione del Film è preceduta da una clip omaggio al critico d’arte Tonino Sicoli, scomparso nel 2021, tratta dalle riprese del documentario presso la sala delle Cariatiti di Palazzo Reale. Il lungometraggio si addentra nell’opera di uno dei maggiori protagonisti della scultura del ‘900 europeo, con le riprese dello storico allestimento dell’omonima mostra a cura di Elena Pontiggia (giugno-settembre 2018) promossa dal Comune di Milano e Palazzo Reale per celebrare il ventennale dalla scomparsa dell’artista.

Una mostra che pur avendo come epicentro la sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, è stata diffusa in diverse altre sedi nella città di Milano come il Museo del Novecento, Gallerie D’Italia, Palazzo Litta, Università Bocconi e Centro Artistico Alik Cavaliere e collegata anche al contemporaneo restauro, avvenuto in occasione del 400° anniversario della nascita di Cittanova (RC), del monumento che nel 1974 l’artista dedica al padre, il poeta, giornalista e parlamentare Alberto Cavaliere. Si tratta dell’unica opera di Alik Cavaliere fruibile in uno spazio pubblico all’aperto come la rigogliosa Villa Comunale “C. Ruggiero” di Cittanova.

Il documentario, con le musiche originali del maestro Roberto Andreoni, le voci del soprano Maria Elena Romanazzi e il montaggio di Roberto Stranges e Chiara Canale, raccoglie alcune testimonianze intorno all’originale scultore come quella di Elena Pontiggia, critica e storica dell’arte oltre che docente di Storia dell’arte all’Accademia di Brera e al Politecnico di Milano, di Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale Milano e del Polo Mostre e Musei Scientifici, di Fania e Adriana Cavaliere, rispettivamente figlia e moglie dello scultore, e di Piero Marabelli, a lungo collaboratore del maestro Cavaliere.

“L’universo verde” dello scultore Alik Cavaliere viene esplorato nel film documentario di Nino Cannatà con una poetica sperimentale a partire dalle importanti opere esposte nella mostra, per indagare il rapporto tra Arte e Natura, raccontando in forma contemplativa le tante fonti di ispirazione artistica dalle suggestioni poetiche e filosofiche, con riferimenti  a Lucrezio, Campanella, Petrarca, Leopardi, Giordano Bruno, Spinoza, Shakespeare, Rousseau e Ariosto. Il gioco dada, la precisione della forma di ascendenza surrealista alternata alla libertà della materia di derivazione informale, il senso artigianale della scultura che convive con l’operazione concettuale, generano opere tra le più singolari e le meno inquadrabili del nostro panorama espressivo.

Il lavoro del regista prende atto di questi linguaggi e apre una visione privilegiata sull’arte e la vita di Alik Cavaliere, cogliendo i segni, le forme e gli elementi di un linguaggio innovativo che trova interessi e collezionisti in tutto il mondo.

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