Lamezia, all’istituto Einaudi incontro con l’associazione arbitri
2 min di letturaLAMEZIA. L’arbitraggio come una vera e propria cultura, da diffondere nelle scuole. Una disciplina che forma sul piano atletico e anche dal punto di vista psicologico ed educativo.
Dirigere una partita vuol dire far rispettare le regole del gioco, sapere controllare ogni tipo di eccesso in campo. Significa far emergere l’agonismo e il meglio della personalità di ogni sportivo. Una personalità che viene così forgiata e maturata dall’esperienza e dal continuo confronto con gli altri. Questa, in sintesi, la finalità del protocollo d’intesa tra l’Aia (Associazione italiana arbitri) e il Miur, grazie al quale l’attività arbitrale viene promossa nelle scuole, in quanto considerata altamente formativa per gli studenti.
Stamattina una delegazione dell’Aia è stata ospite dell’istituto professionale Einaudi, guidato dalla dirigente Rossana Costantino. Il presidente della locale sezione arbitri, Gianfranco Pujia, affiancato da una delegazione di colleghi, ha incontrato gli studenti insieme ai docenti. Obiettivo della manifestazione “promuovere una sana cultura sportiva, fondata sul rispetto delle regole e degli avversari, sul ripudio della violenza e nella consapevolezza che, l’attività arbitrale, aiuta alla propria crescita interiore, ad aumentare l’autostima e ad acquisire maggior sicurezza anche nei diversi momenti della vita quotidiana”.