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Lamezia, arrestati due affiliati alla cosca Giampà

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Lamezia, arrestati due affiliati alla cosca Giampà. Nel pomeriggio di ieri personale della  Squadra Mobile ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ad ARCIERI Vincenzo cl. ‘60 e NOTARIANNI Giovanni cl. ‘71, entrambi già detenuti per altra causa ed esponenti di spicco della cosca GIAMPA’, in quanto ritenuti responsabili dell’omicidio di GUALTIERI Giovanni cl. ‘75, elemento contiguo alla contrapposta consorteria CERRA-TORCASIO-GUALTIERI, avvenuto in Lamezia Terme il 13 novembre 2004.

cosca giampàL’omicidio di GUALTIERI Giovanni, avvenuto all’interno di una sala giochi ubicata nel centro di Lamezia Terme in cui erano presenti numerosi avventori, si inquadrava nella guerra di mafia in corso in quegli anni fra le opposte consorterie per il predominio sui confliggenti interessi criminali. L’episodio suscitò particolare allarme poiché, nel tardo pomeriggio, due killer travisati, dopo essersi introdotti all’interno del locale, esplosero diversi colpi di pistola cal. 9 all’indirizzo della vittima, seduta ad un tavolo da gioco, ed intimidirono i numerosi presenti sparando  in aria prima di allontanarsi dal posto con una macchina rubata poi rinvenuta nelle strade del centro cittadino con all’interno una delle armi utilizzate.

Le attività d’indagine condotte dalla Squadra Mobile avevano portato a definire le responsabilità, tra altri, dei predetti ARCIERI e NOTARIANNI, che a titolo diverso avevano partecipato alle diverse fasi dell’omicidio; in particolare ARCIERI Vincenzo, in qualità di esponente di vertice della consorteria risulta aver ricoperto, insieme con altri notabili del clan, il ruolo di mandante mentre il NOTARIANNI si è adoperato in fase esecutiva ed in particolare ha disimpegnato il compito di recuperare i killer.

Per tale delitto, nel giugno 2017, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato, i due indagati erano stati condannati unitamente ad altri correi; ARCIERI Vincenzo era stato condannato alla pena di anni 30 di reclusione e NOTARIANNI Giovanni alla pena di 20 anni.

Successivamente alla pronuncia della sentenza, la Procura della Repubblica-D.D.A. ha avanzato la richiesta di applicazione della misura cautelare che il G.I.P. Distrettuale ha oggi ritenuto di accogliere.

La notifica del provvedimento cautelare è stata effettuata per l’ARCIERI presso il carcere di Caltanissetta e per il NOTARIANNI presso l’Istituto penitenziario di Melfi (PZ).

 

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