Lamezia. Due arresti per estorsioni e minacce
2 min di letturaIl Commissariato di P.S. di Lamezia Terme, a seguito di accurate indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica Dr. Salvatore Maria Curcio e dal Sostituto Dr.ssa Marta Agostini, questa mattina, ha dato esecuzione a nr. 2 Ordinanze applicative di misure cautelari personali emesse dal GIP. Dr. Emma Sonni
Le misure si sono rese necessarie nei confronti di:
Franco Antonio Di Spena, nato a Lamezia Terme il 19.06.73 ivi residente e Antonio Pitagora, nato a Lamezia Terme 08.01.1966 ivi residente.
I due lametini sono ritenuti responsabili dei reati di tentata estorsione, minacce, lesioni e danneggiamento ai danni di Diego Giordano, titolare dell’azienda pubblicitaria denominata “PUBBLISUD GIORDANO s.r.l.” con sede in quel centro.
In particolare ,in data 19 Luglio u.s. Diego Giordano, titolare dell’azienda pubblicitaria denominata “PUBBLISUD GIORDANO s.r.l.”, denunciava presso il Commissariato di aver subito un tentativo di estorsione, finalizzata all’acquisizione di alcuni cartelli pubblicitari installati sul territorio lametino, messa in atto dallo zio materno Antonio Pitagora, con la collaborazione di Franco Antonio Di Spena (detto TONY), quest’ultimo noto pluri pregiudicato.
Il Di Spena minacciava più volte Diego Giordano, dicendogli di non avvicinarsi più ai cartelli altrimenti gli avrebbe sparato e lo avrebbe lasciato morire per terra.
Nella stessa occasione lo afferrava per il collo sbattendolo con la schiena sul portellone posteriore della sua auto urlandogli “ ti ammazzo” e provocandogli lesioni e un trauma contusivo.
Gli indagati, in altre circostanze, danneggiavano alcuni cartelloni pubblicitari di proprietà dell’azienda di Diego Giordano, siti in via del Progresso di Lamezia Terme.
Immediatamente venivano avviate da parte dei poliziotti del Commissariato di P.S. di Lamezia una serie di attività investigative che permettevano di acclarare responsabilità in capo ai due soggetti sopra indicati.
Al termine delle formalità di rito i due arrestati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.