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Lamezia, aste truccate: sequestrati beni per circa 8 milioni

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operazione della gdf contro aste truccate-LameziaTermeit

Mazzette per condizionare le aste. Sequestrati beni per un valore di circa 8 milioni

LAMEZIA. Illustrati in conferenza stampa i dettagli dell’operazione della guardia di finanza del gruppo di Lamezia Terme, diretta e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha portato a misure cautelari nei confronti di 21 persone tra avvocati, commercialisti e curatori fallimentari, pubblici dipendenti e custodi giudiziari.

I soggetti sono indagati, a vario titolo, per reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio. Il blitz di questa mattina ha infatti consentito di scardinare un sistema di pesante condizionamento delle aste giudiziarie. Sequestrati dunque beni per un valore di circa 8 milioni di euro.

L’indagine ha preso il via in seguito a una serie di denunce di vari soggetti che hanno lamentato all’ufficio di Procura varie situazioni anomale. Inoltre, da quanto emerso, sono coinvolte figure professionali operanti all’interno del Tribunale di Lamezia Terme che, da quanto dichiarato dal procuratore Salvatore Curcio, si ritiene abbiano dato un contributo non indifferente alle operazioni illecite, probabilmente in cambio di mazzette.

Tramite alcuni agganci interni si riuscivano ad avere inoltre preziose informazioni riguardanti le aste, come a esempio ad avere in anticipo le offerte dei concorrenti così da poterle fronteggiare; capitava addirittura di far andare le aste deserte per mancanza di acquirenti e conseguente crollo del prezzo.

“L’investigazione ha riguardato le aste giudiziarie che è un settore molto tecnico – ci dice il colonnello della guardia di finanza Clemente Crisci – e l’apporto della guardia di finanza è stato non solo costante ma anche abbastanza corposo”.

Presenti anche il capitano Matteo Boarelli e il sostituto procuratore Giulia Scavello.

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V.D.

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