Lamezia. Attivisti M5S: allarmante la saga di discariche abusive
2 min di letturaSulle attività di controllo e bonifica del territorio lametino da parte dell’Amministrazione comunale è buio pesto
Comunicato Stampa
Parafrasando Loredana Bertè potremmo cantare a Mascaro: e il “lerciume” bussò alle porte del buio!
Sì, perché sulle attività di controllo e bonifica del territorio lametino da parte dell’Amministrazione comunale è buio pesto.
E quindi col fattivo aiuto e le segnalazioni dei cittadini la saga delle discariche abusive nel nostro comune deve purtroppo continuare, inesorabile e sempre più allarmante.
Siamo di recente andati a visionarne un paio di nuove discariche, l’una più devastante dell’altra, e ne vogliamo condividere le immagini con tutta la città, sperando che il Sindaco, se dovesse ritrovare le orecchie, possa finalmente sentirci, visto che purtroppo le ripetute denunce di quei virtuosi cittadini che ce le hanno segnalate hanno finora sortito con lui effetti zero.
La prima delle due si trova in via degli Apuli ed è praticamente una sorta di sfilata di rifiuti di ogni genere che contorna per centinaia di metri la sede di questa strada con un nome altisonante. È come se la monnezza fosse piazzata lì in ordinata esposizione ed all’ammirazione di automobilisti, ciclisti e passanti che si avventurino lungo la via.
La seconda si trova poco più in là, in una traversa senza nome di via Raffaele, proprio di fronte ad un vecchio impianto di calcestruzzo confiscato e abbandonato. L’impatto che si ha è come di essere catapultati nella terra dei fuochi. Non solo una vera e propria discarica abusiva con eternit in cemento-amianto, cataste di pneumatici, elettrodomestici, inerti da demolizioni edili e quanto di più si possa immaginare dentro una discarica indifferenziata ed abusiva, ma tutt’attorno anche le tracce quasi fumanti di roghi di rifiuti di ogni genere. È poi anche la collocazione che fa ti torcere lo stomaco.
Volendo citare Conti-Panzeri-Pilat, la discarica si trova: “alle porte del sole, ai confini del mare”, cioè quasi a ridosso di una superba tenuta di ulivi e azienda agricola che è fiore all’occhiello del tessuto agro-turistico-industriale di Lamezia, del lametino, della Calabria, e comunque in un’area abitata e piena di imprese commerciali e di servizi.
E quindi, caro Sindaco Mascaro, bando alle ciance, ci dica una volta per tutte: è davvero questa la sua “Lamezia promessa”?