Lamezia, i bambini dell’IC Ardito Don Bosco incontrano l’autrice del libro Il fragile bullo
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La lettura apre la mente e il cuore e ci aiuta ad incontrare l’altro, riconoscendo come unica forza la relazione solidale
La lettura apre la mente e il cuore e ci aiuta ad incontrare l’altro, riconoscendo come unica forza la relazione solidale. Nell’ambito delle iniziative volte a contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e orientate a diffondere la cultura del rispetto, l’Istituto Ardito Don Bosco ha promosso un importante incontro formativo. L’attività, alla quale hanno partecipato le classi quarte e quinte della scuola primaria, e che si è svolta nel plesso Don Bosco, rappresenta un momento di riflessione collettiva dopo la lettura e l’analisi del libro “Il fragile bullo” edito da La Rondine.
Presenti all’incontro il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, la dirigente scolastica, Margherita Primavera, l’autrice del libro Rita Tulelli, e la referente al bullismo per la scuola primaria, maestra Nuovo Manuela. “Ancora una esperienza di crescita – ha ribadito la dirigente Primavera – che con umiltà, coraggio e senso del dovere abbiamo voluto costruire con e per le giovani generazioni per ispirare pensieri e azioni di giustizia e rispetto”. Con curiosità, interesse ed entusiasmo i giovani studenti hanno partecipato a questa lezione speciale. Particolarmente sentito l’intervento dell’autrice, Rita Tulelli, avvocato e presidente dell’associazione Universo Minori.
“Si può diventare bulli per una serie di motivi, sviluppando in contesti socio-familiari violenti una rabbia che poi viene indirizzata verso soggetti considerati più fragili”. E allora quali atteggiamenti assumere in questi contesti? Sicuramente “non tacere di fronte ad azioni violente delle quali siamo vittime o spettatori, non voltare le spalle, ma parlare con gli adulti di riferimento. L’adulto di riferimento, infatti, ascolterà il bullo e la vittima senza giudicare, interverrà senza colpevolizzare.
Attraverso il potere della parola si possono dirimere i contrasti e superare i momenti difficili che non vivono soltanto le vittime, ma anche i bulli stessi”. Come avviene ai protagonisti del libro che tratta storie, omettendo i nomi reali per ragioni di privacy, e che riproduce disegni ideati dai ragazzi dell’Istituto Penale per Minori di Catanzaro. L’autrice si è inoltre soffermata sugli aspetti legislativi che sanzionano i reati del bullismo e del cyberbullismo citando la legge 71 del 2017. “L’educazione – ha ribadito – avviene tra i banchi di scuola. E’ in questo contesto eterogeneo che si apprezza la diversità e nella diversità c’è ricchezza”.
Come presidente dell’associazione Universo Minori la Tulelli ha inoltre parlato di diversi progetti attivati presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Catanzaro volti a diffondere il senso di responsabilità, lo spirito di sacrificio per vivere onestamente. La seconda sessione dei lavori è stata dedicata agli interventi dei giovani studenti che hanno proposto riflessioni e realizzato disegni sul tema. Parole di apprezzamento verso l’iniziativa sono state espresse anche dal sindaco Paolo Mascaro.
Il rispetto e l’onestà sono dunque strade percorribili, per vivere in un paese più giusto dove si possono ancora coltivare speranze.