Lamezia. Centrodestra: la gestione dei buoni spesa non ci ha convinto
3 min di letturaAd un mese esatto dalla pubblicazione dell’avviso per la concessione dei buoni spesa, sono tantissime le famiglie che ancora aspettano una risposta da parte dell’amministrazione comunale
Comunicato Stampa
La gestione politica e amministrativa dei buoni spesa a Lamezia Terme, a nostro parere, è stata sbagliata e approssimativa”.
A dichiararlo in una nota congiunta sono i consiglieri comunali di centrodestra Mimmo Gianturco, Ruggero Pegno, Pietro Gallo, Matteo Folino e Antonio Mastroianni.
“L’amministrazione comunale di Lamezia Terme – affermano – appena erogata la somma di 619mila euro da parte del fondo istituito dalla Protezione Civile Nazionale per distribuire aiuti alimentari alle famiglie più bisognose, ha deciso di inserire parametri e requisiti di accesso troppo stringenti, tagliando fuori, di fatto, moltissime famiglie in difficoltà.
Si tratta di incomprensibili scelte politiche locali e non di obblighi del Governo centrale che, invece, ha concesso alle amministrazioni comunali di determinarsi nei requisiti e modalità di erogazione”.
“Pleonastico – continua la nota – sarebbe l’esempio del requisito di disponibilità, al momento della domanda, di risparmi immediatamente liquidabili inferiori a € 2.000, mentre in altri comuni la stessa soglia è stata quantificata in € 7.000, così come l’inserimento nel calcolo reddituale anche delle varie indennità sociali per disabilità o dell’incompatibilità con la richiesta del bonus dei 600€ e della cassa integrazione che, peraltro, tantissime famiglie devono ancora percepire. Ulteriore aspetto negativo riguarda la previsione di una macchinosa modalità di richiesta, che obbliga i cittadini ad utilizzare una piattaforma online che, spesso, ha creato problemi tecnici nelle richieste ed ha prolungato i tempi di risposta e di accettazione della domanda, nonché l’erogazione del contributo economico. Altri comuni, invece, hanno utilizzato i classici canali mail e di posta elettronica certificata. Mentre in Italia si cerca di snellire le procedure amministrative, qui si continua in una farraginosa burocrazia e, infatti, è già trascorso un mese e moltissime famiglie sono ancora in attesa di ricevere tali buoni spesa e risolvere gravi problemi di fabbisogni primari”.
“Infine – concludono – non condividiamo, sperando che venga modificata, la scelta messa nero su bianco dalla giunta nella delibera numero 129 del 20 aprile, con la quale si è deciso che le eventuali somme eccedenti e, quindi, non erogate dal fondo per i buoni spesa, siano da suddividere fra coloro i quali hanno già usufruito del contributo economico.
Crediamo necessario che si faccia chiarezza su quanti soldi sono rimasti e, quindi, siano ancora erogabili. A tal scopo alcuni esponenti della nostra parte politica hanno chiesto ufficiale accesso agli atti per verificarne gestione ed erogazione. In attesa di ricevere la necessaria documentazione, invitiamo l’amministrazione a rivedere il punto 4 della delibera sopracitata, predisponendo un nuovo bando con requisiti differenti, per dare la possibilità di usufruire di tali buoni ad altri cittadini in difficoltà economica”.