Lamezia. Centrosinistra e associazioni: il PSC è inattuabile!
2 min readOggi 13 maggio, in un locale del centro, il PD, gli Attivisti del M5S, Lamezia Bene Comune, Italia Nostra, il Comitato Lamezia 4 Gennaio e Amolamezia hanno indetto una conferenza stampa per illustrare le problematiche inerenti al parere espresso dalla Regione Calabria sul testo del PSC trasmesso dal Comune di Lamezia
A prendere la parola è Gennarino Masi, segretario cittadino del PD, che ha spiegato come queste osservazioni siano pervenute dalla Regione all’Amministrazione il 29 marzo, ovvero 45 giorni fa.
Il PSC è inattuabile, tuona Masi, al momento ci sono osservazioni della Regione che lo rendono irrealizzabile, bisognerebbe adeguarlo alle nuove normative. Non c’è nemmeno il piano paesaggistico – continua Masi, – gente con esperienza trentennale quale Crocioni e i tecnici comunali come potevano non sapere, bisogna quindi verificare se c’è danno erariale. Se si approva questo piano – afferma il segretario cittadino del PD – i consiglieri comunali dovranno assumersi tutte le responsabilità!
Noi siamo qui, come forze politiche e sociali a combattere contro il PSC perché va controcorrente rispetto alle norme sul consumo zero del territorio – afferma Nicolino Panedigrano (M5S) – siamo convinti che attuandolo ci sarà un sicuro consumo del suolo. Noi vogliamo bloccare questo PSC perché non è quello che serve alla città.
Nonostante sia presente sul sito dal 29 marzo – dichiara Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune) nessuno ha informato i consiglieri comunali che, come precisato dalla Regione, come consiglio comunale hanno la competenza sul PSC. Bisogna rispettare l’articolo 20 del QTRP. L’appello che faccio a tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che minoranza, è che se si vuole andare avanti con l’approvazione del PSC, bisogna tenere conto dell’articolo 20 e di tutte le osservazioni fatte dalla Regione, altrimenti si pensi ad un nuovo Piano.
Giuseppe Gigliotti (Italia Nostra): questo Piano sembra realizzato per un’altra città, per noi è scandaloso aver adottato un PSC che viene redatto senza un piano paesaggistico. Nessuno sa che ne serve l’approvazione, che vanno salvaguardate alcune specie agricole. Anche la filosofia che bisogna abbandonare i centri storici è errata, questo piano va rigettato e bisogna partire da zero, perché manca una visione dal punto di vista ecologico e ambientale. Bisogna considerare che il suolo è un patrimonio – conclude Gigliotti – , una volta occupato, lo è per sempre, e questo è un danno per tutti noi.