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Lamezia. Al Chiostro “Parliamo di noi, un anno di servizio civile”

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Lamezia. Al Chiostro “Parliamo di noi, un anno di servizio civile”

Lamezia Terme, Chiostro Caffè Letterario di San Domenico, incontro con i volontari di Lamezia, Vibo, Crotone e Reggio Calabria impegnati nei progetti promossi da Arci Servizio Civile Lamezia Terme/Vibo Valentia e Arci Servizio Civile Calabria

Tanti i giovani intervenuti, come sono stati tanti i lavori realizzati nel corso delle attività svolte nell’anno 2021/2022.

Un evento dei ragazzi e per i ragazzi, dove la parola d’ordine è confronto, seguita da inclusione.

Varie le tematiche trattate: immigrazione, disabilità, ambiente, cultura e tutela del territorio.

La giornalista Maria Scaramuzzino ha diretto il “laboratorio di comunicazione sociale” che ha avuto il compito di “mettere in rete” tutti i percorsi realizzati dalle centinaia di giovani che ne hanno preso parte. Un momento di confronto, sul vissuto personale sperimentato nell’anno di servizio civile, nel quale i volontari si sono cimentati nella realizzazione di vari story-telling mostrati durante il pomeriggio.

Antonella Di Spena, responsabile del servizio civile a Lamezia Terme racconta: “l’anno di servizio civile è molto importante per i ragazzi. Mi è capitato in passato che durante questo periodo alcuni di loro, grazie a questa formazione, hanno poi cambiato rotta. Ci sono stati giovani ad esempio che avevano smesso di studiare, poi, ritrovandosi in alcune situazioni quali quelle scolastiche a contatto con i bambini, hanno capito che quella era la loro strada”.

E’ stata la volta di due volontarie, Elena Barone e Alessia Cianflone, con le idee molto chiare di cosa sia stato per loro, un anno dedicato agli altri ed alla crescita personale: “l’esperienza del servizio civile – afferma Elena – è stata sicuramente molto motivante a livello personale sia perché ci ha dato modo di lavorare proprio nell’ambito dell’ufficio, quindi imparare quello che potrà servirci a livello lavorativo futuro ma soprattutto al livello umano, perché ci ha dato modo di interagire con persone che attraversavano momenti di disagio. Il servizio civile – ribatte Alessia -mi ha dato l’opportunità di mettere in pratica un po’ anche i miei studi e attualmente infatti lavoro con i ragazzi immigrati nell’ambito dell’alfabetizzazione quindi è una bellissima esperienza, un momento davvero alto a livello umano che mi aiuta a crescere”.

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