Lamezia. Cittadino: sconcertata e basita dalle parole di Rubino
2 min di letturaPrendo atto, con non poca preoccupazione, che la Consigliera Rubino mi contesti di confondere una pluralità di reati commessi dal consigliere Gianturco nei miei confronti in “una diatriba di natura esclusivamente politica tra due consiglieri comunali con questioni legate al rapporto uomo-donna”
Comunicato Stampa
Ricordo che tutto è avvenuto in Consiglio Comunale!
Sono sconcertata e basita! Che tale comportamento trasudi sessismo oltre che illegalità lo capiscono anche i bambini dell’asilo!
Evidentemente abbiamo frequentato scuole diverse e ricevuto un’educazione differente. E’ come dire che se un marito schiaffeggia la moglie, non è violenza in famiglia, ma “una vivace discussione tra coniugi”!
La prima cosa che ho insegnato alle mie figlie è la gentilezza, credo sia il valore cardine dell’educazione.
Veniamo al merito della discussione.
Il Consigliere Gianturco alle 20.40 di sabato 10 giugno presentava 6 emendamenti al regolamento Tari, emendamenti che se il consigliere avesse avuto veramente a cuore, avrebbe presentato tempestivamente alla competente commissione bilancio per la relativa istruttoria.
Siccome erano tutti emendamenti o inutili o irricevibili, perché necessitavano del parere dei revisori dei conti per la copertura finanziaria, ma questo forse la Rubino non lo ha capito, ho chiesto che venissero trattati in commissione bilancio per dedicare lo studio e l’approfondimento indispensabili.
Altrimenti avremmo discusso del nulla cosmico. E’ tanto vero quello che dico che lo stesso Gianturco, dopo il mio intervento e quello della Segretaria Comunale che condivideva la mia opinione, li ha ritirati, senza prima però avermi mandato a quel paese, ribadisco, con risatina divertita della Rubino.
Detto questo ci dica, a questo punto, la consigliera Rubino da che parte ha deciso di stare, se dalla parte della gentilezza e delle donne o dalla parte della violenza verbale e del sessismo.
Ed infine ci dica se preferisce stare dalla parte dello studio delle leggi, anche se so molto bene che lo studio richiede fatica e sacrificio, o dalla parte dell’approssimazione e mancato rispetto delle norme che disciplinano la modifica dei regolamenti comunali.