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Lamezia, comitati civici: “Dopo lo scandalo Quinta bolgia una nuova sanità”

3 min di lettura

La sanità lametina dopo l’operazione Quinta bolgia. A tal proposito riceviamo e pubblichiamo nota stampa dei comitati civici: “Le ultime vicende giudiziarie riguardanti la sanità dell’Asp di Catanzaro e specificatamente la realtà lametina è di una gravità estrema. Non ci sono scuse né attenuanti.

Nessuno può ritenere che sia stato un incidente di percorso. E’ stata messa in piedi, da quanto si evince dalla pubblicazione di una fetta di intercettazioni telefoniche, una vera e propria organizzazione con l’intento di gestire un’infinità di servizi sanitari.

L’aspetto penoso ed inaudito è che è stato realizzato un tale sistema a spese dei pazienti, dei malati, di quanti soffrono. A non avere un briciolo di pietà di fronte a bambini, neonati, anziani.

Come può essere stato consentito tutto questo? Cullette termiche senza i necessari fondamentali accessori funzionanti, barelle precarie. Interventi con ambulanze senza medici ed infermieri, senza defibrillatore. Ambulanze da demolire fatte passare per nuove. Chi si è posto alla regia di tutto questo? Chi tutto questo ha permesso che accadesse?

Come è giustificabile un tale scellerato progetto? Chi ha diretto la sanità lametina e dell’Asp catanzarese deve rispondere del perché la sanità pubblica sia stata spogliata e di fatto appaltata la stragrande maggioranza di servizi sanitari ed ospedalieri.

Quante volte abbiamo denunciato che una sola ambulanza per il servizio di 118 era una vergogna per un comprensorio di 150 mila abitanti? Che era intollerabile pagare fior di quattrini a privati che non davano le necessarie garanzie?

Come si spiega che il giorno dopo gli arresti la stessa Asp abbia provveduto a comprarne 11 di ambulanze?

La prova che il disegno torbido aveva come meta quello dell’ingiusto arricchimento ignorando ogni minimo diritto di chi è sottoposto a cure. 

Cosa fare? La prima cosa da mettere in pratica è la tolleranza zero. Essere vigili e dotarsi di antenne e sentinelle perché tutto questo squallore non abbia più a ripetersi. Dobbiamo dotarci di impegno e costanza perché la sfera dei diritti sia garantita senza possibilità di far ricorso a pretesto alcuno.

Dobbiamo rimettere in sesto la sanità pubblica. Facendola funzionare bene. Dobbiamo riportare a Lamezia Terme i reparti chiusi in maniera ingiustificata e penalizzante. Non possiamo più accettare che per ogni visita i pazienti siano dirottati a Soverato. I lametini hanno il diritto di essere visitati a Lamezia. Come hanno il diritto di partorire nella stessa città.

Dobbiamo dire basta alle lunghe file di attesa e nel contempo fare prosperare le visite intra-moenia, a pagamento, nello stesso ospedale, magari il giorno dopo.

Abbiamo più volte denunciato lo scandalo per il mancato riconoscimento ai celiaci e ad altre forme di malattie croniche, del diritto all’esenzione, riconosciuto per legge, perché un sistema obsoleto, non identifica il codice.

Ricominciamo una pagina nuova. Rifondiamo le coscienze ed il sistema. Facciamo emergere il buono che pure c’è. Professionisti, medici, operatori sanitari che si dedicano totalmente all’attività, spesso ignorati e poco gratificati ma che svolgono un lavoro serio, spesso in silenzio, e che come unica gratificazione hanno quella dei pazienti. Che è quella che loro ricercano”.

 

Lamezia Maltrattata

Liberi Cittadini

Comitato Spontaneo Fronti

Comitato Malati Cronici

Presidio Diritti Del Malato

Comitato Lavoro Progresso e Salute

Mondo Libero

 

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