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Lamezia. Comitato “Scuola e Sicurezza”: protrarre ordinanza chiusura in presenza

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Si comunica che il comitato spontaneo “Scuola e Sicurezza di Lamezia” nato nel novembre 2020, del quale sono ormai note le tante battaglie sulla sicurezza delle scuole condotte sia a livello locale che regionale, ha già da qualche tempo condiviso il progetto di un Comitato Nazionale neo costituendo che ha le sue articolazioni in tutte le regioni d’Italia

Comunicato Stampa

Il Comitato Nazionale ideaScuola nasce dall’esigenza di genitori, docenti ed illustri collaboratori del mondo accademico di dare un contributo fattivo per creare sin da subito un ambiente scolastico veramente moderno e sicuro, aperto all’innovazione didattica e tecnologica, all’inclusione reale e alla collaborazione di tutti coloro che la scuola la vivono: alunni, famiglie, personale scolastico e istituzioni, alla trasparenza all’integrazione e allo sviluppo delle reti afferenti al sistema istruzione.

In Calabria, abbiamo da poco approntato la struttura organizzativa che abbraccia quasi tutte le province ed è composta da genitori, ma anche da tantissimo personale della scuola (docente ed ATA) e da illustri professionisti, così come importato dall’ambito nazionale che si avvale di un validissimo comitato scientifico a sostegno di ogni iniziativa.

1. Le iniziative appena concluse a diffusione nazionale, hanno riguardato una recente analisi sulla sicurezza scolastica comunicata anche agli enti pubblici regionali ed alla stampa locale e nazionale lo scorso 26 marzo, redatta con la collaborazione scientifica di Cristiano Corsini, Roberto De Vogli, Alessandro Ferretti e Davide Tosi che non hanno certo bisogno di presentazioni.
2. Ulteriore comunicazione è stata mandata in data 31 marzo in riferimento all’incremento dei contagi nella popolazione scolastica con dati molto allarmanti comunicati dalla comunità scientifica (report ISS) riguardo all’incremento dei casi negli alunni 0-9 e 10-19 anni.
3. Recentemente abbiamo anche lanciato a livello nazionale l’iniziativa #Mio Figlio Resta a Casa – Una scuola non sicura è una scuola non inclusiva! Iniziativa quest’ultima che ha riscosso un notevole successo in tutte le regioni d’Italia.

A livello Regionale, anche sulla scorta delle analisi trasmesse già al dipartimento di Salute pubblica, al presidente Nino Spirlì ed all’ufficio scolastico regionale, non possiamo far altro che lanciare un appello al Presidente della Regione Calabria affinché valuti seriamente l’opportunità di replicare quanto fatto da Emiliano nella Regione Puglia che ha disposto una nuova ordinanza di libera scelta alle famiglie nonostante i proclami dell’ultimo decreto Covid.

I casi in Calabria hanno un’escalation molto preoccupante e senza precedenti, tant’è che la Calabria si è confermata zona rossa almeno sino al 21 di aprile; le vaccinazioni del personale docente non sono concluse o sono addirittura appena iniziate, le terapie intensive sono in allarme ed i genitori sono sempre più preoccupati per gli effetti della variante inglese sui più giovani.
Invochiamo il presidente Spirlì affinché adotti la deroga consentita in casi di eccezionale e straordinaria necessità per i focolai ed i rischi estremamente elevati di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica, sentite le competenti autorità sanitarie, nel rispetto dei principi di proporzionalità, anche in riferimento a limitazioni applicabili in specifiche aree del territorio.

Resta inalterato quanto riferisce l’art.1 in merito all’incidenza settimanale per 100.00 abitanti. Preghiamo altresì il presidente F.F. Spirlì, quale espressione di un partito di maggioranza governativa, d’interloquire con il governo affinché possa rivedere tale ed incomprensibile posizione assunta.

Anche a Catanzaro, il Sindaco Sergio Abramo ha disposto cautelativamente la chiusura degli Istituti Scolastici con doppia ordinanza ritenuta inoppugnabile dal TAR Calabria, così come a Lamezia Terme il Commissario Priolo con ordinanza contingibile e urgente, sulla scorta dei dati allarmanti forniti dall’ASP dai quali si evinceva indiscutibilmente l’incremento dei casi nella popolazione scolastica, ne ha disposto la chiusura in presenza.

A Lamezia, il comitato “Scuole e Sicurezza” ormai fuso e parte integrante di ideaScuola Comitato Nazionale Calabria – Sicurezza e Innovazione -, si prende atto del dialogo costruttivo instaurato con la triade commissariale della città di Lamezia Terme e chiediamo che si protragga urgentemente l’ordinanza della chiusura in presenza allo scopo di consentire alle famiglie l’organizzazione preventiva delle incombenze che richiede, indubbiamente, una nuova ordinanza di chiusura. Ricordiamo che le restrizioni normative del nuovo DPCM fanno espresso riferimento ai Presidenti di Regione ma consente invece ai Sindaci di disporre misure più restrittive sulla base degli scenari pandemici locali. A Lamezia, dalla data di chiusura delle scuole lo scenario è addirittura peggiorato.

I dati (noti) di Lamezia delle ultime 5 settimane ci dicono: prima settimana 28 casi; seconda 51; terza 89; quarta 117; quinta 109, per un totale di 394 nuovi casi.

Analizzando graficamente i dati, a nostro avviso, Lamezia rappresenta un chiaro esempio di stretta correlazione di contagi avvenuti nell’occasione delle aperture delle scuole. Anche analizzando i casi con cadenza mensile, si evince che dai soli 16 casi totali al 24 settembre, si passa ai 99 di ottobre, 244 di novembre, 243 di dicembre, 289 di gennaio, 141 di febbraio e addirittura ai 334 di marzo più che raddoppiando il mese precedente.

Ben 1426 sono i nuovi contagi e 470 attualmente positivi dall’apertura delle scuole ad oggi. Si pensi inoltre che il primo picco lo si è avuto il 23 novembre con 253 positivi, il 17 gennaio con “320” ed oggi siamo in piena terza ondata con 470 attualmente positivi.

Uno scenario davvero agghiacciante e per nulla rassicurante quello della città di Lamezia Terme ma che non dista molto da quello dell’intera Regione Calabria, laddove, sono ormai note le ataviche e mai superate criticità sul piano sanitario. Interessanti sono, per rendersi perfettamente conto della gravità, i bollettini pubblicati giornalmente dal Dr. Minniti di Farmacovigilanza Calabria – Università di CZ.

1. Immediata revisione del protocollo di sicurezza e, in attesa, concessione della DID su richiesta per evitare l’allontanamento dal mondo scolastico di tutte quelle famiglie determinate a mantenere i figli a casa nelle ultime settimane scolastiche restanti;
2. Accelerazione delle vaccinazioni al personale scolastico e dotazione delle mascherine FFP2;
3. Pubblicazione dei dati riferiti ai contagi nelle scuole;
4. Scuola all’aperto, laddove possibile, anche con urgenti interventi per la realizzazione degli spazi utili.

Auspichiamo che si esca dal dualismo scuole aperte/in presenza-chiuse/in remoto e che si ridia più presto dignità al dibattito sulla scuola, parlando ed intervenendo immediatamente sulla sicurezza oggi per gettare le basi per la scuola di domani.

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