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Lamezia. Commissariamento abusivismo: la nota dell’Amministrazione

3 min di lettura

In ordine alle notizie apprese da organi di stampa relative ad asserito commissariamento di alcuni comuni calabresi per dedotta “inerzia ed inadempienza” rispetto al contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio, tra i quali risulterebbe anche il Comune di Lamezia Terme, è doveroso specificare quanto segue.

Il Comune di Lamezia Terme è in prima linea con azioni concrete, e non invece con vuote dichiarazioni o con inapplicati atti, nel contrasto all’abusivismo edilizio e ciò con una costante azione che è sinergicamente condotta fianco a fianco alla locale Procura della Repubblica.

Al riguardo, basta semplicemente richiamare la delibera di Giunta Comunale n. 51 del 16/02/23 di approvazione dei progetti di demolizione di n. 3 opere abusive con spesa prevista per attuazione degli interventi pari ad euro 201.849,41 e la successiva determinazione dirigenziale n. 30 del 07/04/23 di affidamento dei lavori; dei 3 interventi, 2 sono stati già materialmente eseguiti ed uno è di prossima realizzazione.

FATTI, QUINDI, E NON MERE PAROLE.

Già detta azione concreta, avvenuta tutta utilizzando fondi comunali e non certo con fondi regionali o statali, rappresenta quanto sia falso, inadeguato ed irrispettoso parlare di “inerzia ed inadempienza” nel contrasto all’abusivismo edilizio da parte del Comune di Lamezia Terme.

Con riferimento specifico, poi, a quanto oggetto della deliberazione di Giunta Regionale, della quale si attende di leggere il contenuto per ulteriori eventuali valutazioni, si rappresenta che l’asserito ritardo nell’emissione di ordinanze di demolizione riguarda unicamente n. 5 verbali redatti l’uno il 27/10/20 e gli altri 4 tra il 26/01/21 ed il 20/07/21 e cioè quando il Comune di Lamezia era momentaneamente retto da gestione commissariale; al riguardo, gli uffici, pur con le notorie carenze di organico, stanno alacremente e meritoriamente operando ed a brevissimo anche dette ultime residue ordinanze saranno emanate.

Sorprende, quindi, l’inaccettabile disattenzione da parte della Regione Calabria che taccia di “inerzia ed inadempienza” un ente locale del quale dovrebbe andare fiera quale esempio della “diffusione della cultura della legalità” per l’attuazione della quale non ha bisogno certo né di maestri né di spot né di ordinanze né di commissari.

Opportuno, quindi, che, in futuro, la Regione Calabria, piuttosto che procedere alla nomina di inutili e costosi Commissari, indirizzi le proprie forze nell’individuare risorse da destinare ai Comuni per operare le demolizioni ed evitare così che altri enti debbano utilizzare, come purtroppo ha dovuto fare il Comune di Lamezia Terme, alcune delle poche proprie risorse disponibili alla demolizione delle opere abusive.
Così davvero si diffonderebbe la “cultura della legalità”, con fatti e non con parole.

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