Lamezia, il commissario straordinario offre il cero votivo a Sant’Antonio
2 min di letturaLAMEZIA. Tradizionale rito dell’offerta del cero votivo al santo protettore della città, Sant’Antonio da Padova.
Nell’antico santuario sul colle, stamattina il prefetto Francesco Alecci ha offerto il cero all’amato taumaturgo.
Alla cerimonia ha partecipato anche la terna commissariale, il deputato Domenico Furgiuele e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
In ossequio alla tradizione, il cero è stato portato in processione da piazza Mercato fino in chiesa da un gruppo di impiegati comunali.
“Gloriosissimo santo dei miracoli Antonio da Padova, io sindaco di questa città, prostrato dinanzi a questa sacra immagine, offro il cero votivo in segno di ossequioso tributo e di grande venerazione. In voi o caro santo riponiamo la nostra piena fiducia per ottenere l’aiuto di Dio nelle tempeste della vita. Degnatevi di accettare il governo di questa popolazione da voi sempre amata”.
Questo, in sintesi, il saluto al ‘Padovano’, un segno tangibile di deferenza e devozione che si ripete ormai da diversi secoli; un gesto di ringraziamento dell’intera comunità lametina verso il santo che ha salvato la città dal terremoto e da altre calamità.
Soltanto che, quest’anno, a pronunciare il discorso di ringraziamento non c’erano sindaco, assessori e consiglieri ma i rappresentanti dell’amministrazione straordinaria di una città che ormai da otto mesi è commissariata per mafia.
A presiedere l’eucarestia è stato Padre Pietro Ammendola, ministro provinciale dei Frati minori cappuccini di Calabria.
Redazione