Lamezia, consiglio comunale approva documento su futuro Sacal
4 min di letturaNella riunione consiliare di oggi l’assemblea cittadina ha approvato un documento condiviso sul futuro della Sacal in cui si evidenzia la necessità di accelerare l’iter per la realizzazione dell’aerostazione, anche per scongiurare il rischio di una possibile perdita del cofinanziamento comunitario.
Si chiede inoltre di redigere in tempi ristretti un piano industriale per gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, oltre che per la Sacal che gestisce lo scalo lametino.
Si manifesta la necessità di fare opera di moral suasion per ottenere la partecipazione, anche attraverso piccole quote, di più comuni calabresi con particolare riguardo all’area di Rende-Cosenza al fine di incentivare la ricapitalizzazione della Sacal.
Nel documento si ribadisce il ruolo centrale dell’aeroporto di Lamezia all’interno del sistema regionale dei trasporti.
E, ancora, si sottolinea l’assoluta priorità di salvaguardare i livelli occupazionali della società, soprattutto con riferimento ai lavoratori a tempo determinato di Sacal Gh, la società di handling nata da uno scorporo della Sacal durante la gestione dell’ex presidente Colosimo.
Il documento è stato approvato con sette voti della maggioranza, tre astensioni e quattro ‘no’ della minoranza.
Ad aprire i lavori della riunione consiliare è stato l’ amministratore unico di Sacal Gh, l’ingegnere Manlio Guadagnuolo, nominato dal Comune di Lamezia Terme.
L’ingegnere ha svolto una dettagliata e puntuale relazione sullo stato di salute della Sacal Gh, dinanzi ad una numerosa e preoccupata rappresentanza di lavoratori aeroportuali.
Guadagnuolo ha delineato un quadro indubbiamente difficile per la Sacal Gh dovuto all’eccessivo passivo di bilancio. Tuttavia l’amministratore ha rassicurato i lavoratori e si è comunque mostrato fiducioso circa il futuro della società che gestisce i servizi nello scalo lametino.
Nella sua relazione, Guadagnuolo ha poi delineato quelli che dovranno essere i prossimi importanti interventi per il nuovo management dell’aeroporto ma si è anche soffermato sulle difficoltà che il nuovo cda ha incontrato in questi primi mesi di mandato a causa del ‘muro di incomunicabilità’ creatosi tra il consiglio di amministrazione e il presidente di Sacal, l’ex prefetto Arturo De Felice.
Successivamente è intervenuto Giuseppe Benanti, un dipendente Sacal Gh, il quale ha espresso le preoccupazioni dei lavoratori che si interrogano su quale potrà essere il loro futuro vista la pesante esposizione debitoria della società di handling.
Dopo lo spazio offerto ai lavoratori che costituiscono davvero il primo tassello che politica e management insieme dovrebbero tutelare prioritariamente, sono seguiti gli interventi dei vari consiglieri comunali.
Il primo ad intervenire è stato il consigliere Rosario Piccioni (Lamezia insieme) il quale ha messo in evidenza il fallimento politico del sindaco Paolo Mascaro che “Se non fosse stato per l’intervento della magistratura – ha asserito Piccioni – avrebbe difeso e tenuto in piedi il precedente cda Sacal che stava lì per difendere gli interessi di un gruppo di potere tutto catanzarese e capitanato da Colosimo”.
Il sindaco Mascaro è intervenuto con un solo rappresentante di giunta alle sue spalle, il neo assessore Simone Cicco: praticamente, ancora una volta, è sembrato un uomo solo al comando. Mascaro ha fatto un richiamo alla concretezza lasciando da parte polemiche fumose e strumentali.
Egli nel suo intervento ha rimarcato dei punti essenziali attorno ai quali ha invitato l’assise cittadina a fare quadrato.
Il primo cittadino ha detto che è necessario un piano industriale e operativo degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, ribadendo che mai la Sacal potrà farsi carico dei debiti dei due scali. Prioritaria anche la costruzione di una nuova aerostazione e la ricapitalizzazione magari con il coinvolgimento di tutti quei Comuni del comprensorio e non solo che usufruiscono dello scalo lametino.
Comuni, piccoli e grandi, invitati a versare le loro quote per incentivare la ricapitalizzazione della società e risollevare le sorti del più grande scalo aeroportuale della Calabria, struttura fondamentale per lo sviluppo dell’intera Regione.
“Infine tutela assoluta e prioritaria – così si è espresso il sindaco- per tutti i lavoratori che operano in Sacal Gh. Parola d’ordine: non va perso un solo posto di lavoro”.
Le sollecitazioni del sindaco hanno costituito i punti cardine del documento condiviso a conclusione del consiglio comunale.
La questione della Sacal assume un rilievo fondamentale non solo per la città ma anche per l’intera Calabria. L’aeroporto di Lamezia costituisce lo strumento attraverso il quale la Calabria potrà decollare in ogni senso.
Ciò che ci è sembrato ancora fumoso e poco chiaro è come farà la politica lametina ad impedire che i debiti degli altri due aeroporti possano gravare sulla Sacal.
Si può pensare di rilevare la gestione di Reggio Calabria e Crotone senza farsi carico di risanare i debiti delle due società che hanno letteralmente affondato la gestione dei due scali?
Come si pensa di poterlo fare concretamente? Dalla riunione consiliare di oggi, tutto ciò ancora non si è ben compreso.
Riccardo Trapuzzano