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Lamezia, convegno su gemmoterapia e le virtù terapeutiche delle piante officinali

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L’appuntamento è per il 23 febbraio alle ore 17.00, nella Sala Giovanni Paolo II del Seminario Vescovile di Lamezia Terme


L’incontro, organizzato dalla Presidente dell’Associazione Le Città Visibili Anna Misuraca in collaborazione con il Conservatorio Etnobotanico Mediterraneo, la Fondazione VOS e sarà moderato dal dottor Carmine Lupia, Botanico, e saranno presenti Egidio Salomone, Fondazione VOS, il professor Giancarlo Statti, ordinario di Biologia Farmaceutica all’Unical, e il dottor Giovanni Canora, Dietista e Co-Founder dell’Unesco Chair Salerno.

L’appuntamento è per il 23 febbraio alle ore 17.00, nella Sala Giovanni Paolo II del Seminario Vescovile di Lamezia Terme.

La conferenza ha l’obiettivo di informare i partecipanti su un equilibrato e corretto stile di vita e di alimentazione nonché di far conoscere i progressi della ricerca scientifica nell’ambito delle medicine dolci.

Negli anni ‘50, Pol Henry, medico belga e docente alla facoltà di medicina di Bruxelles, attraverso studi di botanica, fitosociologia e fitoterapia, portò avanti una complessa ricerca sull’uso terapeutico dei tessuti embrionali vegetali, dette “gemme” o meristemi, sperimentando l’utilizzo di estratti di gemme e germogli prima sull’animale e poi sull’uomo e sviluppando un metodo biologico e clinico per la “guarigione” clinica del paziente.

I risultati clinici e sperimentali dei suoi primi lavori furono pubblicati negli Archives Homéopathiques de Normandie nel 1959 e, nel 1970, vennero resi noti i fondamenti del suo metodo, che si diffuse rapidamente in Belgio, Francia, Italia e, a seguire, in altri paesi.

Successivamente, il Dr. Fernando Piterà, medico chirurgo di Belcastro, considerato oggi il caposcuola del metodo a livello internazionale, ha rinominato Meristemoterapia questa disciplina.

Essa studia le proprietà terapeutiche di gemme, germogli, amenti, infiorescenze, boccioli, linfa, semi, giovani radici, cortecce, quali tessuti vegetali embrionali ancora indifferenziati in via di accrescimento, quindi ricchi di tessuti meristematici, che possono essere utilizzati a fini terapeutici.

I meristemoderivati stimolano, regolano, riordinano, e non hanno mai azione inibente; possiedono azione antiossidante, detossinante, immunomodulante, immunostimolante, rigenerante, tonificante, e drenante.

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