Lamezia. Covid, ennesima storia di ordinaria disinformazione e disorganizzazione
2 min di letturaLAMEZIA. In redazione è pervenuta un’altra drammatica storia riguardante la vicenda di una signora che si è ammalata di Covid ma che è venuta a saperlo solo dopo giorni di snervante attesa e volontaria segregazione in casa.
La signora che ci ha scritto (D.C.) ci racconta che il 3 novembre scorso ha avvertito i primi sintomi. Sette giorni dopo, il 10 novembre, ha effettuato il tampone per accertare l’eventuale positività. Il tampone in questione è stato processato il 17 novembre e tre giorni dopo è arrivato il referto con l’esito positivo. La signora ha vissuto praticamente 17 giorni senza sapere se era positiva o meno. Fortunatamente ha volontariamente deciso di non uscire da casa e di non avere contatti col mondo esterno. Una decisione saggia e ponderata che sicuramente ha evitato di diffondere ulteriormente il virus. Il senso di responsabilità della signora è encomiabile ma, chiunque altro, avrebbe potuto comportarsi diversamente. Continuare a fare la sua vita normale e tutto ciò avrebbe creato infinite occasioni di contagio. La ferma presa di posizione della signora è arrivata prima delle informazioni ufficiali e di tutto il resto. Il Covid è ancora fra noi, il nemico invisibile non ha mai mollato la presa, ma la risposta del mondo della sanità continua ad essere approssimativa e disorganizzata. Ecco allora che le certezze ce le dobbiamo dare da soli. Red.