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Lamezia, Cristiano: “Sfratto all’Unione ciechi: scelta incomprensibile”

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Massimo Cristiano, ex consigliere comunale di Lamezia, interviene sulla vicenda della sede assegnata all’Uici che il Comune reclama nuovamente. Di seguito la nota stampa: “Abbiamo appreso dalla stampa che l’Unione italiana ciechi e ipovedenti verrà sfrattata,dal Comune di Lamezia Terme, dall’appartamento confiscato alla criminalità organizzata in cui operava da tredici anni. Un attività che su corso Nicotera  divide con l’Ente Nazionale Sordi e con l’Anfe.

Entro il 15 dicembre dovranno lasciare l’ immobile  dove svolgono le proprie attività sociali, il tutto  negando loro anche un semplice confronto. Infatti dal Comune nessuno di degna di dare una risposta  alle missive inviate dai cittadini. Un comportamento deplorevole da censurare, una scelta incomprensibile, che oggi colpisce addirittura le fasce deboli; insomma ci viene da dire, forti con i deboli. Vogliamo capire le motivazioni alla base di questa scelta, la cosa pubblica non è una questione privata e sia i commissari che i dirigenti sono pregati di dare le giuste spiegazione alla popolazione del proprio operato. La situazione in città è gravissima, e questa vicenda è soltanto l’ultimo abuso nei confronti di un territorio, quello lametino devastato da una gestione che opprime i più deboli. Qualunque sia la motivazione alla base di questa scelta, mandar via da un immobile confiscato alla criminalità, un’associazione con finalità sociali a favore dei più deboli, rappresenta un errore imperdonabile, insomma una pagina bruttissima.  Il Commissario Alecci fermi questa decisione, ascolti le istanze delle associazioni, diversamente accanirsi anche sull’Unione ciechi ed ipovedenti a nostro avviso rappresenta una barbarie senza precedenti in Italia. Chiedo l’ intervento del Prefetto di Catanzaro che non può permettere una cosa del genere”.

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