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Lamezia. Daspo ‘Willy’ a 23enne e divieto di accesso a locali pubblici dopo alterco in ristorante

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polizia

Il Questore di Catanzaro emette 3 D.A.C.Ur. per contrastare la microcriminalità

Lo scorso 8 ottobre il Questore della provincia di Catanzaro dott. Giuseppe Linares ha emesso 3 misure di prevenzione di D.A.C.Ur. (divieto di accesso alle aree urbane), che scaturiscono da un’accurata attività info-investigativa posta in essere dalla Divisione di Polizia Anticrimine e dall’UPG e SP. della Questura di Catanzaro.

Il primo D.A.C.Ur è un c.d. Daspo “Willy” ai sensi dell’art. 13 bis del D.L. 14/2017 della durata di 3 anni per un ventitreenne di nazionalità rumena, residente a Messina, con precedenti di polizia, che si è reso responsabile dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di indicazione della propria identità personale, in occasione dei fatti avvenuti in un noto ristorante del Comune di Lamezia Terme, per i quali è stato denunciato all’A.G. da parte dell’Arma dei Carabinieri.

Nello specifico, dopo aver consumato il pasto nel ristorante, in evidente stato di alterazione psico-fisica, il soggetto infastidiva il proprietario ed alcuni avventori ed all’arrivo dei Militari rifiutava di farsi identificare, proferendo frasi oltraggiose all’indirizzo degli stessi.

Con il provvedimento in questione gli è stato imposto il divieto per 3 anni di accedere ai locali pubblici o esercizi analoghi ubicati nelle immediate vicinanze del ristorante, di stazionare nelle immediate vicinanze dello stesso, nonché di altri esercizi e locali pubblici circostanti.

Anche il secondo D.A.C.Ur è un c.d. Daspo “Willy” ai sensi dell’art. 13 bis del D.L. 14/2017 e successive modifiche, della durata di 3 anni per una donna, cinquantaduenne, residente ad Isola di Capo Rizzuto (KR) che si è resa responsabile del reato di furto aggravato all’interno del Parco Commerciale “Le Fontane” sito nella zona sud di Catanzaro.

La donna è stata sorpresa dall’addetto alla vigilanza del Parco Commerciale nella flagranza del furto di 14 capi di abbigliamento del valore di Euro 200,00, aggravato dalla manomissione dei sistemi di antitaccheggio, occultati nella propria borsa.

Per tali condotte la donna è stata denunciata all’A.G. da parte dell’UPG e SP della Questura di Catanzaro.

Con il provvedimento il Questore le ha ordinato il divieto per tre anni di accedere ai locali pubblici o  esercizi analoghi ubicati nelle immediate vicinanze del luogo dell’arresto, di stazionare nelle immediate vicinanze degli stessi,nonché di altri esercizi e locali pubblici siti in Catanzaro Lido.

L’ultimo provvedimento è un D.A.C.Ur. per stupefacenti ai sensi dell’art. 13 del D.L. 14/2017 e successive modifiche, della durata di 5 anni per una donna con numerosi precedenti di polizia, già sottoposta alla Misura di prevenzione dell’Avviso Orale di P.S. La stessa si è resa responsabile della detenzione di circa gr.330 di sostanze stupefacenti di vario genere, unitamente ad un bilancino di precisione, occultati all’interno della propria autovettura, confezionati in involucri destinati allo spaccio. Per tale reato la donna è stata sottoposta alla Misura Cautelare disposta dal Gip di Catanzaro.

Con la misura di prevenzione il Questore le ha ordinato il divieto per cinque anni di accedere ai pubblici locali ed esercizi analoghi nelle immediate vicinanze al luogo dell’arresto avvenuto in Catanzaro v.le Magna Grecia, angolo via Trapani e via Istria.

Con i provvedimenti D.A.C.Ur., il Questore vieta l’accesso, in determinare aree, ai soggetti che, denunciati negli ultimi 3 anni, si siano resi autori di reati commessi in occasione di gravi disordini in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi, e dalla cui condotta sia derivato un pericolo per la sicurezza pubblica.

I provvedimenti avranno efficacia alla cessazione delle misure cautelari disposte dall’A.G.

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