Lamezia, De Biase: lettera aperta al presidente del Veneto Zaia

Non prova rossore il Presidente che sponsorizza l’autonomia differenziata nel sapere che studenti del sud insultati perché “terroni di merda”, da un gruppo di giovani e adulti residenti nella sua Venezia?

Offese ripetute in tutte le varianti della cultura razzista, con l’aggiunta di disturbi sessuali verso alcune ragazze , con il grave invito a lasciare Venezia e tornarsene al Sud.

Ha fatto bene la dirigente scolastica dell’istituto “Archimede” di Ponticelli, Mariarosa Stanziano, a denunciare con un post l’accaduto, inviando una lettera aperta al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e al presidente del Veneto, Luca Zaia.

La qualcosa è stata raccolta da sindaco di Venezia, il quale, quantomeno ha presentato le scuse a nome della città e sue.

Il silenzio offensivo e probabilmente condivisivo sull’offesa ricevuta dai giovani studenti del sud, è stato quello del Presidente Zaia , il quale ha taciuto e continua a tacere.

Ma la meraviglia e’ anche quella che nessuno di quanti si richiamano ai valori di una Italia Unita hanno profferito parola.

Possibile che nessuno senta il dovere di tacitare differenziazioni regionali che anche nel caso specifico offendono il Sud che tanto

ha dato e continua a dare al Paese Italia ?

Non bisogna mai minimizzare situazioni simili, sono insegnamenti che favoriscono un razzismo multicolore fatto di insulti e battute di cattivo gusto, che devono essere evidenziati e corretti.

Per quanto mi riguarda, il mio silenzio, non poteva esserci, per questo invito con una lettera aperta, il Presidente Zaia e quanti sentono il dovere di farlo, di bandire espressioni offensive e di chiedere scusa al popolo del Sud che alla nostra Italia continua a dare figure in ogni ordine e grado, professionisti di ogni genere, per la crescita del Paese