Lamezia. Direttore Caritas incontra studenti Liceo Scientifico
3 min di letturaL’impegno al servizio dei più deboli
È stato questo il centro dell’incontro su “Le risorse del territorio: il terzo settore” che il direttore della Caritas della Diocesi di Lamezia Terme, don Fabio Stanizzo, ha avuto con i ragazzi delle terze classi del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Lamezia Terme ai quali il sacerdote ha augurato di “essere felici” e, nello stesso tempo, “come diceva spesso un ragazzo come voi, il beato Carlo Acutis – ha aggiunto don Fabio – , non siate la copia sbiadita di altri, ma vivete la vostra vita appieno, facendo tesoro delle cose che vi dicono coloro che vi vogliono bene. Non sciupate il vostro oggi”.
Nel corso del suo intervento, ospitato nel salone della parrocchia San Giuseppe Artigiano, il direttore della Caritas, partendo dall’enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”, ha sollecitato i ragazzi ad avere “relazioni vere e non virtuali” ed a “prendersi cura degli altri” perché, ha detto, “spesso rischiamo di non farlo”.
Quindi, nell’elencare i vari servizi che la Caritas offre sul territorio, don Fabio ha anche spiegato che “non facciamo assistenzialismo fine a se stesso, ma effettuiamo un percorso di accompagnamento della persona dandole dignità. I nostro operatori e volontari – ha aggiunto –, sin da quando i nostri ospiti si recano nei centri della Caritas, prendono in carico la persona attraverso un cammino, che dura anche diversi anni, fino a permettere a ciascuno di riappropriarsi della propria vita”.
Un servizio, quello della Caritas che parte dai bisogni del territorio e che, grazie anche al contributo delle varie parrocchie che raccolgono le istanze delle loro zone, effettua una mappatura delle esigenze che variano nel tempo anche a seconda delle situazioni che si vivono per “prendersi cura dell’altro e creare rete”.
Al riguardo, don Fabio, ha spiegato che, ad esempio, “dopo la pandemia che ci ha forzato a vivere momenti di distacco e lontananza, in questi ultimi mesi abbiamo registrato l’emersione di un’altra grande povertà: la solitudine che è anche causa di depressione”.
“A volte – ha concluso don Fabio – , anche dedicare del tempo all’ascolto di chi si sente solo o è da solo, rappresenta un aiuto, un prendersi cura dell’altro, di chi ci sta accanto che comprende che c’è qualcuno che non lo lascia solo”. Da qui l’invito ai ragazzi a fare un’esperienza di volontariato vicino a chi ha bisogno.